La Giunta Regionale approva la proposta dell’assessore Razza. Il progetto della rete ospedaliera in Sicilia trasferito in Commissione. I dettagli.
Ok dalla Giunta Regionale alla proposta di riordino della rete ospedaliera ad opera dell’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza. Adesso la mappa sarà all’attenzione della Commissione Sanità all’Assemblea Regionale, presieduta dall’agrigentina Margherita La Rocca Ruvolo. La Commissione renderà il parere obbligatorio imposto dalla legge. E poi la “Rete Razza” sarà trasferita ai ministeri della Sanità e dell’Economia, che insieme valuteranno. La nuova Rete ospedaliera in Sicilia disegna la conferma di 7 strutture classificate Dea di secondo livello, dove Dea significa Dipartimento emergenza e accettazione, quindi sono sedi di pronto soccorso, e dove il livello, tra secondo e primo, si riferisce al numero e alla complessità dei reparti che ruotano intorno al pronto soccorso. E poi altre 23 strutture sono classificate Dea di primo livello. E tra le 23 Dea di primo livello in Sicilia vi è il debutto dell’ospedale di Mazara del Vallo, e di Marsala, in provincia di Trapani, intitolato al giudice Paolo Borsellino, e su cui sono stati investiti 40 milioni di euro. Tra i presidi ospedalieri di base, ossia ospedali con bacino d’utenza tra gli 80 e i 150mila abitanti e sede di pronto soccorso, rientrano Giarre e Barcellona Pozzo di Gotto. Il “Muscatello” di Augusta mantiene la qualifica di presidio di zona disagiata per l’elevato rischio ambientale, e dove, per fronteggiare le ricorrenti patologie oncologiche provocate dall’esposizione all’amianto, sarà attivato un Centro di elevata specializzazione. Ancora più nel dettaglio la “Rete Razza” propone oltre 170 posti letto in più rispetto al 2016, e circa 150 reparti in meno. E si tratta di reparti che sono declassati da unità complesse a unità semplici, e quindi sotto la direzione di altri reparti: si riduce di conseguenza il numero dei primari, che saranno 150 in meno. E l’assessore Ruggero Razza commenta: “Abbiamo mantenuto molte promesse e messo in campo una cura dimagrante dei punti di accesso privati, ridotti quasi del 50%, ricavando maggiore spazio per il pubblico. Il documento mette in linea la nuova rete ospedaliera con le disposizioni del decreto Balduzzi. Ringrazio il presidente dell’Assemblea regionale e tutte le forze politiche di maggioranza e delle opposizioni perché, nel dibattito apertosi dopo la presentazione della prima bozza di lavoro alle parti sociali, hanno manifestato grande attenzione per il lavoro fin qui svolto. Raccolgo, pertanto, l’invito che mi è stato avanzato dal presidente Miccichè e dalla presidente La Rocca Ruvolo a illustrare personalmente, nella sede della Commissione alla Sanità, il piano di riordino che, in soli sei mesi, il governo Musumeci ha portato a compimento”.