HomeCronaca"Petrulla", verso l'esito giudiziario (video)

“Petrulla”, verso l’esito giudiziario (video)

La Procura di Agrigento chiede al Tribunale di condannare il direttore dei lavori del viadotto “Petrulla” crollato nel 2014. E il rinvio a giudizio del progettista.

Lo scorso 6 marzo è stato restituito al transito, dopo 1.338 giorni di chiusura, il viadotto “Petrulla”. E’ stata pertanto recuperata la viabilità integrale lungo la statale 626 che collega Licata, Ravanusa, Campobello di Licata, Canicattì e i comuni dell’entroterra Nisseno. Il “Petrulla” è crollato il 7 luglio del 2014. Secondo i primi sommari rilievi, poi confermati nel corso dell’istruttoria, non avrebbe più retto una trave in cemento armato che sostiene l’impalcato di una delle 12 campate del ponte di 492 metri. Adesso innanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, la pubblico ministero, Elenia Manno, ha invocato il rinvio a giudizio dell’ingegnere Angelo Cammarata, 87 anni, di Caltanissetta, e la condanna, per disastro colposo, a 1 anno e 8 mesi a carico dell’ingegnere Stefano Orlando, giudicato in abbreviato e beneficiante dello sconto di un terzo della pena. La costruzione del viadotto “Petrulla”, ad opera dell’impresa “Fratelli Costanzo SpA” di Misterbianco in provincia di Catania, risale ai primi anni ‘80. In quel tempo, Cammarata è stato il progettista del viadotto “Petrulla”, e Orlando il direttore dei lavori. Angelo Cammarata è difeso dall’avvocato Gerlando Vella, e Stefano Orlando dall’avvocato Luigi Tramontano. Il magistrato primo titolare delle indagini, Carlo Cinque, poi trasferito a Monza, è stato spesso sul luogo di quanto accaduto insieme ai professori Rosario Colombrita ed Antonio Badalà, dell’Università degli Studi di Catania, consulenti della Procura, e ai tecnici e dirigenti dell’Anas. L’esito delle perizie ha confermato il fondamento della contestazione di reato, il disastro colposo, allorchè vi sarebbero stati degli errori nella esecuzione dei lavori. La frana del viadotto Petrulla provocò cinque feriti non gravemente. In ospedale a Canicattì, nel reparto di ginecologia perché incinta, fu ricoverata una ragazza di Mazzarino, passeggera di un’Audi Q3 guidata dal marito, illeso. Poi, solo contusioni per 3 donne di Delia, due sorelle all’epoca di 32 e 47 anni e una loro cugina di 33 anni, e un bambino di 10 anni, che hanno viaggiato su un’altra automobile, una Fiat Punto.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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