Ad Agrigento la raccolta differenziata in periferia è un inferno. E’ un diritto negato. E’ un servizio pagato dai contribuenti ma non effettuato. Il caso tra i più eclatanti ricorre nella contrada Gibisa – Ciavolotta. Si tratta di una zona tecnicamente “a case sparse”, e per tale ragione il Comune non effettua il servizio di raccolta differenziata porta a porta perché ritenuto troppo oneroso economicamente e dispendioso di personale. E così nella zona sono stati posti 5 cassonetti dove i residenti, armati di tanta buona volontà, si recano per conferire i rifiuti differenziati. Nel corso del tempo, come già pubblicato, tale isola con i 5 cassonetti si è trasformata in una maxi discarica. Adesso, ad aggravamento, la spazzatura dell’isola non è più rimossa. E nel frattempo il Comune ha dirottato un furgone per la raccolta che sosta nei pressi della casa cantoniera al mattino dalle 10 alle 11:30. I residenti, quindi, dovrebbero conferire i rifiuti in tale furgone dalle 10 alle 11:30. Ebbene, forse al Comune non sono a conoscenza che i cittadini al mattino lavorano per sbarcare il lunario e pagare ai lor signori la tassa sui rifiuti. Come è possibile progettare un conferimento dei rifiuti dalle 10 alle 11:30? I residenti di contrada Gibisa – Ciavolotta sono avviliti, disperati, e invitano il Comune a modificare l’orario di sosta del furgone, dalle ore 19 in poi, all’orario storico di conferimento dei rifiuti. I residenti di Gibisa – Ciavolotta sono in attesa di riscontro.