Lo scorso 17 aprile, come si ricorderà, accogliendo le istanze dei difensori, gli avvocati Antonino Gaziano e Lillo Fiorello, il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari e ha restituito la libertà all’imprenditore di Agrigento, Enzo Sinatra, 82 anni, ristretto al proprio domicilio dal 15 marzo precedente nell’ambito di un’inchiesta su presunti illeciti connessi alla compravendita di un terreno tra Villa Genuardi e l’Hotel della Valle ad Agrigento. Nel ricorso, la difesa ha ribadito l’inesistenza di alcuna collusione con funzionari della Regione Sicilia, e che si è trattato di una normale trattativa, mediata da professionisti e avvocati, per acquisire un terreno adiacente all’albergo dello stesso Sinatra. Adesso, lo stesso Tribunale del Riesame, presieduto da Emilio Alparone, a latere Giuliano Castiglia e Cristina Denaro, ha depositato le motivazioni per le quali l’ordinanza cautelare è stata annullata. I giudici, tra l’altro, hanno condiviso la tesi secondo cui l’imprenditore Enzo Sinatra ha acquistato solo una parte del terreno incriminato, adiacente al suo albergo, per rimediare a delle infiltrazioni a danno del suo stesso albergo, più volte lamentate alla Soprintendenza, accollando a se stesso quindi l’onere di manutenzione del terreno. Ed è l’unico beneficio ricavato.
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