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“Montante”, interrogatori e collaborazioni (video)

Il funzionario di Polizia, Marco De Angelis, collabora con i magistrati nell’ambito delle indagini “Double Face”. Montante e il perchè dell’inchiesta

Nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Double Face”, che ha provocato l’arresto, tra gli altri, dell’ex numero 1 di ConfIndustria Sicilia, Antonello Montante, vi è adesso un collaboratore. Si tratta di un poliziotto che sarebbe stato coinvolto nella tentacolare rete di rapporti con politici, uomini dei servizi segreti e delle forze di polizia per ottenere e scambiare informazioni riservate. Marco De Angelis, 54 anni, funzionario della Questura di Palermo, agli arresti domiciliari, a domanda ha risposto: “Intendo rispondere e voglio ammettere alcuni reati che mi sono stati contestati”. E De Angelis si sarebbe confidato con la giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta, Maria Carmela Giannazzo, e con il pubblico ministero Maurizio Bonaccorso. Lui, il poliziotto, avrebbe raccontato volti e risvolti di cui sarebbe stato a conoscenza partecipando al presunto spionaggio imbastito da Antonello Montante. Marco De Angelis è indagato per corruzione e per accesso abusivo al sistema informatico. Ed ha ammesso di avere compiuto numerosi accessi abusivi al sistema informatico, o direttamente oppure tramite altre persone, come Salvatore Graceffa, vice sovrintendente di Polizia a Palermo, anche lui indagato e sospeso dalla funzione per un anno. E De Angelis avrebbe confessato: “Sì, a Salvatore Graceffa purtroppo l’ho coinvolto io in questa storia, inconsapevolmente da parte sua”. Nel frattempo, Antonello Montante, ancora interrogato dai magistrati, ha ribadito: “Con investigatori, vertici dei servizi, politici e imprenditori ho avuto soltanto rapporti istituzionali legati all’impegno antimafia e al percorso di legalità avviato da Confindustria. Se poi qualcuno ha fatto delle cose che io non so, la responsabilità è sua. Il perché dell’inchiesta? Sono convinto che chi ha innescato questo meccanismo (e non è stata la Procura o la Squadra Mobile, anche se ce l’hanno con me) non siano persone della mafia, contro le quali lotto da una vita. O meglio: non soltanto Cosa Nostra, ma qualche lobby molto più forte. E cioè un’organizzazione di mafia e massoneria. Le accuse di Marco Venturi e Alfonso Cicero? Mi denunciano perché non ho fatto fare il presidente regionale a Venturi e così Cicero non ha fatto il direttore di Confindustria Sicilia”.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano al giugno 2023 quasi 30 milioni di visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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