Si addensano nubi a tempesta intorno alla sostituzione dell’assessore regionale alle Politiche sociali, dimissionario, Gianluca Miccichè. E il maltempo rischia di pregiudicare non solo gli assetti della maggioranza di governo ma anche l’esame, già tormentato, della Finanziaria all’Assemblea regionale. Il posto in Giunta spetterebbe ai “Centristi per l’Italia” ma il presidente della Regione si sarebbe manifestato propenso alla nomina di un tecnico. Ecco perché il leader dei moderati di centro, Gianpiero D’Alia, si è recato personalmente a Palazzo d’Orleans, accompagnato dal suo secondo assessore in giunta, Giovanni Pistorio, e dai deputati Centristi a Sala d’Ercole. Crocetta ha garantito fedeltà all’alleanza di centrosinistra, bollando le notizie di contrasti con i Centristi come “prive di fondamento e false.” E ha aggiunto: “Con i Centristi per l’Italia stiamo discutendo sulla nomina del nuovo assessore. Tra l’altro, tale formazione politica ha sempre sostenuto con chiarezza di stare nel centrosinistra, e, pertanto, qualsiasi verifica sulla maggioranza, non è rivolta ad essa. Confermo di avere sempre avuto un rapporto molto leale con D’Alia. Detto ciò – sottolinea il governatore – una verifica complessiva penso vada fatta, per accertare chi alle prossime elezioni sarà nel progetto del centrosinistra in Sicilia. Saremmo danneggiati tutti quanti se, alle soglie delle elezioni, tale coalizione si sfaldasse.” L’incognita Finanziaria però non è stata ancora risolta. All’Assemblea non è ancora giunto l’annunciato disegno di legge di proroga a marzo dell’esercizio provvisorio. Il tempo a disposizione è davvero poco: la scadenza incombe martedì prossimo 28 febbraio. Le intenzioni di Crocetta, trapelate ma non confermate, sarebbero di tentare tutto il possibile affinché la Finanziaria, con un disperato rush finale, sia approvata entro il 28 febbraio. E gli Uffici preposti sarebbero alacremente a lavoro per riscrivere la legge di stabilità al fine di renderla approvabile entro martedì. La Commissione Bilancio attende paziente, e il presidente, Vincenzo Vinciullo, afferma: “Per quanto ci riguarda la Commissione rimane convocata fino a martedì prossimo. Non appena il governo depositerà le sue carte, noi siamo pronti a esaminarle. Il governo sa bene che la legge lo obbliga, in assenza di manovra, a prorogare il provvisorio.”