Da oggi ultima settimana per approvare Bilancio e Finanziaria all’Assemblea. Transito dalla Commissione all’Aula. Gli interventi di Musumeci, Armao e Lupo.
Da oggi lunedì 23 aprile inizia la settimana che condurrà all’approvazione del Bilancio e della Finanziaria 2018 all’Assemblea Regionale. Il termine ultimo, perentorio, scade il 30 aprile, dopo tre mesi di esercizio provvisorio, da gennaio a marzo, e poi un altro mese, aprile, di proroga. Ecco perché si corre in fretta e furia, tanto che la Commissione Bilancio, presieduta da Riccardo Savona, ha approvato i due documenti contabili dopo otto ore di maratona notturna, e con i voti contrari di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, pur di concludere il proprio compito entro la settimana scorsa. Poi i testi sono stati trasferiti dalla Commissione all’Assemblea, trasportando a Sala d’Ercole alcune novità. Ad esempio, l’emendamento del deputato Vincenzo Figuccia, che propone il transito di circa 2.800 precari ex Pip nella società regionale Resais. “E ciò – come sottolinea lo stesso Figuccia – senza l’incremento di oneri per la finanza regionale”. E poi aggiunge: “Sono soddisfatto per il risultato raggiunto sugli ex Pip, che prevede finalmente il loro passaggio in Resais dopo anni di ingiustizie e lavoro nero”. E anche Cateno De Luca plaude ai propri emendamenti approvati, tra cui il blocco totale delle assunzioni in tutti gli Enti regionali controllati e all’Assemblea fin quando non si sarà esaurito il bacino degli ex dipendenti degli enti in liquidazione e non sarà censito e ricollocato il personale già in forza a carico del bilancio regionale”. Dunque, alla vigilia dell’esame a Palazzo dei Normanni, il vice presidente della Regione, e assessore all’Economia, Gaetano Armao, commenta: “Il cammino dei documenti finanziari procede spedito secondo i programmi del governo in un clima di confronto sereno e proficuo anche con le opposizioni”. E così anche il presidente, Nello Musumeci, che afferma: “Esprimo sincero apprezzamento per il lavoro portato avanti da tutta la commissione Bilancio, ad iniziare dal suo presidente, e per il risultato ottenuto nel rispetto dei ruoli di coalizione di governo, e di opposizione. Spero che lo stesso clima si ritrovi in Aula, dove il governo sarà pronto a ricevere proposte e suggerimenti sulla manovra. Ci muoviamo in un contesto assai difficile per la penuria di risorse, ma abbiamo l’entusiasmo di chi vuole tirare fuori la Sicilia dal pantano, e vogliamo farlo con la collaborazione di tutto il Parlamento”. Nel frattempo, l’opposizione annuncia battaglia, e il capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Lupo, tuona: “Questa manovra è una somma di ‘coriandoli’ lanciati da un governo e da una maggioranza senza idee: hanno smarrito la bussola e non hanno un progetto per la Sicilia. Per questo in commissione Bilancio il Pd ha votato contro. Le norme apprezzabili sono quelle proposte dal Pd: in particolare l’estensione della platea dei beneficiari del Rei, il reddito di inclusione, le misure antiracket ed antiusura, il sostegno ai Comuni grazie all’incremento del fondo per gli investimenti e grazie alla norma che permette anche ai Comuni al di sotto dei 50mila abitanti sciolti per infiltrazioni mafiose di accedere ai vantaggi previsti per le ‘Zone franche della legalità’. Ci siamo battuti per impedire i tagli alla Cultura, per sostenere il capitolo destinato ai disabili, per inserire misure per l’agricoltura. In Aula lavoreremo per correggere una manovra che, così com’è, non è certamente in grado di sostenere la crescita economica, sociale ed occupazionale della Sicilia”.