Ad Agrigento al palazzo di giustizia, innanzi al Giudice per le udienze preliminari, Alfonso Malato, hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati in abbreviato i quattro imputati di omicidio preterintenzionale nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Giustizia privata”, ruotante intorno alla morte di Bennardo Chiapparo, 68 anni, di Favara, deceduto il 10 febbraio del 2016 all’ospedale di Agrigento, dove il primo febbraio precedente è stato ricoverato. Si tratta dei favaresi Antonio Pirrera, 40 anni, Michele Sorce, 34 anni, Carmelo Pullara, 27 anni, e Giovanni Ruggeri, 42 anni, difesi dagli avvocati Salvatore Pennica e Alfonso Neri. Le persone offese, i familiari della vittima, si sono costituiti parte civile tramite gli avvocati Giuseppina Ganci e Francesco Gibilaro. Nel corso dell’udienza del prossimo 7 maggio è in programma la requisitoria della Procura. Più nei dettagli, i difensori degli imputati hanno proposto un abbreviato condizionato all’ascolto di un proprio consulente medico secondo il quale Chiapparo è morto in conseguenza ad altre cause essendosi recato in ospedale diverse ore dopo la colluttazione con gli imputati. L’avvocatessa Giuseppina Ganci ha contestato tali conclusioni sostenendo invece che Chiapparo è giunto subito in ospedale accompagnato da un’ambulanza, e ha prodotto al giudice la relativa scheda dell’intervento del 118 da cui emerge che Chiapparo non si è recato autonomamente in ospedale.