Il Tribunale di Sciacca ha assolto, perché il fatto non sussiste, dall’imputazione di frode in commercio, l’imprenditore Michele Bono, 51 anni, di Sciacca. Un suo quantitativo di olio, per un valore di circa 100mila euro, fu bloccato a La Spezia il 23 novembre del 2010 perché ritenuto non commestibile. Le perizie processuali hanno provato che proprio la lunga sosta in Liguria e l’esposizione alle escursioni termiche avrebbero trasformato l’extra vergine in lampante, quindi non commestibile. Cinque certificati di analisi del laboratorio delle dogane di Palermo hanno attestato che si trattava di extra vergine.