La Procura della Repubblica di Agrigento ha chiesto il rinvio a giudizio del dirigente del dipartimento urbanistico di Licata, Vincenzo Ortega, 57 anni, e dell’imprenditore di Caltanissetta, Luigi Francesco Geraci, 74 anni, per, a vario titolo, abuso d’ufficio e falso in atti pubblici nell’ambito di un’inchiesta avviata sulla costruzione del porto turistico di Marina di Cala del Sole a Licata. La Procura ipotizza un danno all’Erario di circa 7 milioni di euro. La Polizia giudiziaria ha eseguito un provvedimento di sequestro, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, di attività commerciali, immobili e posti barca nell’area del Demanio marittimo del porto turistico di Licata. Nell’inchiesta della Procura vi sono altri 22 indagati per reati in materia di edilizia e per occupazione abusiva di demanio marittimo. Le indagini sono state intraprese, tra l’altro, a seguito di esposti, alcuni dei quali presentati dall’associazione licatese “A testa alta”. Il progetto di costruzione del porto turistico di Licata è della società “Iniziative immobiliari S.p.a”, di cui Geraci è legale rappresentante e, nel 2006, ha ricevuto una concessione di superficie del Demanio marittimo su cui, in seguito, nel tempo, ha costruito diverse strutture relative al progetto immobiliare. A Ortega si contesta di avere avuto un atteggiamento di favoritismo nei confronti della società consentendogli di risparmiare oltre 7 milioni di oneri concessori che sarebbero stati dovuti per la realizzazione di cabine, locali commerciali e servizi. Le altre contestazioni di reato ruotano intorno al mancato rinnovo alla società di Geraci della concessione sul Demanio marittimo ad opera della Regione, e ciò avrebbe dovuto bloccare ogni attività edilizia successiva al diniego.