Il Consiglio di giustizia amministrativa, accogliendo il ricorso del difensore, l’avvocato Girolamo Rubino, ha sentenziato il diritto di un agente di Pubblica sicurezza, C C sono le iniziali del nome, 55 anni, di Campobello di Licata, al riconoscimento retroattivo della qualifica di agente di Pubblica sicurezza, a decorrere dalla data della domanda, con i relativi benefici economici. Lo stesso agente potrà inoltre chiedere il risarcimento, secondo la legge Pinto, per l’eccessiva durata del giudizio, che si è protratto oltre 11 anni, in violazione dei principi sanciti dalla Corte Europea dei diritti dell’Uomo. La Prefettura di Agrigento aveva negato il riconoscimento della qualifica di agente di Pubblica sicurezza al campobellese, perché il padre e lo zio, morti, sarebbero stati affiliati alla mafia. L’avvocato Rubino, nel ricorso giurisdizionale, ha censurato il provvedimento di diniego impugnato, citando la giurisprudenza del Consiglio di Stato secondo cui l’attribuzione delle funzioni di agente di Pubblica sicurezza è subordinata al mero accertamento della sussistenza dei requisiti tassativamente indicati dalla legge. Innanzi al Cga si sono costituiti per resistere la Prefettura di Agrigento e il ministero dell’Interno. Il Cga ha accolto le tesi difensive di Rubino in ragione della non configurabilità della causa dell’esclusione tra i requisiti imposti dalla legge.