A Palermo la Polizia impone il fermo per tentato omicidio a due presunti responsabili dell’aggressione a Ursino. Orlando: “Ci costituiremo parte civile”
La Polizia ha sottoposto due indagati a stato di fermo di indiziato di delitto, e il delitto è il tentato omicidio del segretario provinciale di Forza Nuova di Palermo, Massimo Ursino. Si tratta di due militanti dello studentato occupato “Malarazza”, in via Cavour. I loro nomi sono Carlo Mancuso, 28 anni, e Giovanni Codraro, 26 anni. Altrettanto indagati per la stessa ipotesi di reato sono altre quattro persone, anche loro militanti dei centri sociali. E tra i quattro vi è anche la ragazza la cui voce emerge dal video dell’aggressione e che col telefonino avrebbe registrato il pestaggio. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati alcuni oggetti ritenuti di interesse investigativo, tra telefonini, abiti e bastoni. Mancuso e Codraro sarebbero stati registrati dalle telecamere di video-sorveglianza con giubbotti bomber in via Dante, teatro della brutale aggressione. Nel frattempo, Massimo Ursino, dopo il soccorso e le medicazioni in ospedale, è rientrato a casa, ha acceso il computer e ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Non mi sono ancora ripreso del tutto, ed al momento, oltre alla mia salute fisica, priorità hanno, in ordine, la mia famiglia, il mio lavoro militante e politico, e le risposte che devo dare alle migliaia di camerati in Italia ed all’estero che mi hanno scritto”. Il raid punitivo contro Ursino è stato scatenato alla vigilia di una manifestazione elettorale di Forza Nuova a Palermo sabato prossimo, in presenza del fondatore e leader nazionale, Roberto Fiore. E il vice di Fiore, Giuseppe Provenzale, ribadisce: “La nostra è una normale iniziativa elettorale programmata da più di una settimana. Abbiamo chiesto al Comune il suolo pubblico di più piazze e decideremo all’ultimo dove fare la manifestazione. Ne discuteremo anche con la Questura”. Contro il raduno di Forza Nuova a Palermo si sono schierati Rifondazione comunista e Potere al popolo, che pressano sul Questore affinchè sia vietata ogni manifestazione di stampo fascista. Ancora nel frattempo, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ripete: “Condanno lo squadrismo fascista e la risposta altrettanto squadrista. Ci costituiremo parte civile contro gli autori dell’aggressione”…intervista Orlando…