La Cgil agrigentina interviene a seguito del rigetto del ricorso di Ignazio Cutrò contro la revoca della protezione. Il segretario provinciale, Massimo Raso, afferma: “Abbiamo appreso con amarezza che Ignazio Cutrò, Presidente dell’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, ha perso il ricorso al Tar contro la revoca delle misure di protezione e che, pertanto, lo Stato non ritiene sussistere alcun pericolo per la sua persona e per la sua famiglia. Come Organizzazione Sindacale abbiamo espresso, in varie occasioni, sincera ammirazione per l’attività svolta da Ignazio Cutrò, che ha consentito dapprima la condanna dei suoi estorsori e poi ha offerto un importante contributo per far crescere una coscienza antimafiosa ed invogliare altri imprenditori a seguire il suo esempio. Chiediamo alle Autorità di pubblica sicurezza, e a quanti hanno la responsabilità della sicurezza in questo Paese, di riconsiderare tali scelte e di assicurare protezione e sicurezza a Cutrò e a quanti hanno coraggiosamente scelto di stare dalla parte dello Stato e contro la mafia”.