L’imprenditore di Bivona, e testimone di giustizia, Ignazio Cutrò, presidente dell’associazione nazionale Testimoni di Giustizia, annuncia, suo malgrado, che il ricorso presentato al Tar del Lazio contro la revoca, da parte della Commissione Centrale, delle speciali misure di protezione adottate nei suoi confronti e della sua famiglia, è stato rigettato. Lo stesso Ignazio Cutrò commenta: “Continuerò a testimoniare gli ideali di giustizia e proseguirò il mio impegno contro le mafie ed a sostegno dei testimoni di giustizia nonostante lo Stato oggi abbia unilateralmente voltato le spalle a me, mia moglie ed i miei figli. Le ragioni della mancata proroga delle speciali misure di protezione non consistono nel venir meno del rischio pericolo di vita, né tanto meno a causa delle mie proteste. Nulla di tutto ciò! Io sono ritenuto colpevole di
avere dato voce a chi, con coraggio civile, aveva affidato la propria stessa vita allo Stato, ed in cambio aveva ricevuto solo sofferenza e isolamento. Alquanto ridicola è poi l’affermazione che la famiglia Cutrò non è esposta ad alcun concreto pericolo di vita. Forse una passeggiata per Bivona aiuterebbe la Commissione Centrale a
schiarirsi meglio le idee”.