Il pubblico ministero del Tribunale di Agrigento, Carlo Cinque, che nel frattempo ha assunto servizio a Monza, ha presentato al giudice per le udienze preliminari del Tribunale una richiesta di rinvio a giudizio, per i reati di estorsione e falsità commessa da incaricato ad un pubblico servizio, a carico di Pietro Galvano, 69 anni, di Raffadali, presidente della cooperativa sociale “Il Girasole”. La relativa indagine, coordinata dalla Procura e sostenuta dalla Squadra Mobile, è frutto della denuncia presentata nell’agosto del 2016 da una ex dipendente della cooperativa sociale, presieduta dallo stesso Galvano. L’imputato, difeso dall’avvocato Andrea Arrabito, secondo la Procura, dopo avere effettuato l’assunzione dei propri dipendenti avrebbe comunicato agli stessi che avrebbero dovuto restituire parte della retribuzione contabilizzata nella propria busta paga per un ammontare complessivo stimato in circa 103.850 euro. Le dipendenti sono assistite dagli Avvocati Nicola Grillo, Angela Riggio e Giuseppina Ganci, che ha già notificato all’imputato atti di costituzione di alcune delle parti civili. Galvano risponde anche di falsità commessa da incaricato ad un pubblico servizio per avere, in qualità di amministratore della cooperativa sociale, attestato falsamente di applicare correttamente le condizioni previste dal Contratto collettivo nazionale di lavoro per la categoria di personale utilizzato, e la normativa assicurativa previdenziale. La prima udienza preliminare è in calendario il prossimo 26 febbraio innanzi al Gup, Alfonso Malato.