HomeCronaca13 ore al Pronto soccorso di Agrigento con un'ischemia in corso

13 ore al Pronto soccorso di Agrigento con un’ischemia in corso

Salvatore Borsellino
Ad Agrigento il Pronto Soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” è stato ristrutturato. Il reparto è stato anche recentemente riorganizzato in termini logistici e funzionali. Tuttavia, fin quando un adeguato numero di medici e di mezzi, ad esempio ambulanze, non sarà destinato al Pronto Soccorso, sarà inutile qualsiasi altro intervento a contorno. Infatti, la presenza di un solo medico, costretto a fronteggiare decine e decine di casi gravi, da codice rosso, e il funzionamento di una sola ambulanza, rappresentano un grave pericolo per l’incolumità pubblica. E non si tratta di un distaccamento sanitario periferico ma dell’ospedale di un capoluogo di provincia. Ciò è confermato e rilanciato dal consigliere comunale di Agrigento, Salvatore Borsellino, capogruppo di Sicilia Futura, che, suo malgrado, si è imbattuto nel Pronto Soccorso dell’ospedale di Agrigento perché una sua parente è stata colpita da un’ischemia. Lo stesso Borsellino, che allega anche delle fotografie, racconta: “La mia parente, con un’ischemia in corso, avrebbe dovuto essere trasferita urgentemente a Palermo per essere operata. Dopo ben 13 ore di attesa nulla si è mosso, a fronte di un solo medico per centinaia di casi gravi e di una sola ambulanza per l’intera provincia di Agrigento, che è stata attesa 13 ore. Poi, dopo 13 ore trascorse al Pronto Soccorso, è giunta l’ambulanza, e ciò perché tanti parenti dei pazienti hanno telefonato alle forze dell’ordine. Mi rivolgo al direttore dell’Azienda sanitaria, dottor Venuti, da utente e da esponente politico: è vergognoso, oltre che pericoloso, il modo in cui è gestito il Pronto Soccorso. Interrogheremo l’Assessorato regionale alla Sanità e non solo. Quanto accade non è più tollerabile”.

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