Incombe e si aggrava sempre più l’emergenza rifiuti in Sicilia: è insorta la protesta in 50 comuni dopo il divieto di scaricare i rifiuti a Bellolampo, dove da alcuni giorni possono conferire solo Palermo e Ustica. I comuni sono stati dirottati a Catania con un aumento del 10% dei costi di discarica, e di 52 euro a tonnellata in più per il trasporto. I sindaci sono costretti ad accettare le nuove condizioni proposte dalla ditta EcoAmbiente, pena il non conferimento in discarica. Lo scorso 20 dicembre i sindaci hanno chiesto un incontro al presidente della Regione Nello Musumeci, e aspettano risposta. Gli stessi sindaci sottolineano: “Il sistema è al collasso e il neo assessore ha abbandonato la nave al porto. L’unico interlocutore a questo punto è il presidente Musumeci. Siamo in emergenza da anni per colpa della Regione e non permetteremo di far pagare il conto ai nostri cittadini. Ci riserviamo di manifestare con ogni iniziativa possibile nell’interesse dei cittadini per evitare aumenti della Tari”.