Il presidente della Regione, Nello Musumeci, procede in modo metodico: tra i dirigenti e gli uffici alle sue strette dipendenze, quindi le propaggini, i tentacoli del governatore. E poi gli assessori. Come segretaria particolare non vi sono dubbi sulla riconferma della sua collaboratrice da sempre, Alessia Trombino. Poi, il docente universitario, Giacomo Gargano, che adesso aiuta Musumeci a valutare i papabili, sarà probabilmente a capo della segreteria tecnica. Poi per l’ufficio di Gabinetto, come capo vicario, forse sarà scelto Raffaele Stancanelli, salvo che l’ex sindaco di Catania non si candidi al Senato alle prossime elezioni Politiche. A Stancanelli, che è avvocato, lo si ipotizza anche come componente della sezione consultiva del Cga, il Consiglio di giustizia amministrativa. Poi, a capo del Cerimoniale vi sarebbe Marco Intravaia, figlio dell’appuntato dei Carabinieri, Domenico Intravaia, ucciso a Nassirya, che ha seguito fin dall’inizio la vittoriosa campagna elettorale di Musumeci. A capo del dipartimento della Programmazione si ipotizza l’insediamento di Roberto Sanfilippo, già capo di Gabinetto di Stancanelli. E poi, come già è stato annunciato, al posto di Patrizia Monterosso, la segretaria generale della Regione sarà la figlia di Piersanti e nipote di Sergio capo dello Stato, Maria Mattarella, attualmente avvocato generale della Regione. E l’altro papabile alla stessa carica, il magistrato ed ex assessore Massimo Russo, sarebbe a capo di un dipartimento di rilievo, tra Acqua e Rifiuti, oppure Sanità. E dunque, gli assessori, e alla Sanità è certo ormai Ruggero Razza. Poi Gaetano Armao, Roberto Lagalla e Vittorio Sgarbi, che ha appena smentito le indiscrezioni su una sua esclusione dalla giunta. Poi, in quota Udc, Mimmo Turano e Margherita La Rocca Ruvolo. Poi per i Popolari e Autonomisti, oltre Lagalla, Toto Cordaro. Poi per Fratelli d’Italia Sandro Pappalardo. E sono otto.E poi gli altri quattro aspiranti assessori di Forza Italia, oltre il già citato Armao, che è vice presidente della Regione con delega all’Economia sono il già capogruppo all’Assemblea regionale, Marco Falcone, e poi altri tre da Catania, Siracusa e Trapani.