Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia Cristiana all’Assemblea Regionale Siciliana, interviene nel merito delle dinamiche politiche attuali al Comune di Agrigento. E afferma: “Dai giorni che hanno preceduto l’inaugurazione di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025 fino ad oggi la città è balzata alle cronache per ritardi, polemiche e clamorosi avvicendamenti che rischiano di compromettere, speriamo non irreversibilmente, sia il programma culturale sia l’immagine stessa della Sicilia nel panorama nazionale e internazionale. La DC, pur da sempre dichiaratamente estranea all’azione amministrativa di Miccichè, non ha mai alimentato polemiche strumentali, mantenendo rispetto istituzionale verso il ruolo della città. Pretendere oggi di prendere le distanze da Miccichè, scaricando esclusivamente su di lui tutte le responsabilità dei fallimenti amministrativi degli ultimi anni, è una scelta fin troppo comoda e semplicistica. Questo non è il momento di riposizionamenti tattici in vista delle prossime scadenze elettorali, né di ripensamenti tardivi. E’ piuttosto il momento di difendere l’istituzione rappresentata dal primo cittadino, che richiama tutti a un atteggiamento più costruttivo e responsabile. La Democrazia Cristiana resta coerentemente all’opposizione del sindaco Miccichè, della sua azione amministrativa e delle sue scelte politiche, inclusi i continui rimpasti. Tuttavia, riteniamo fondamentale difendere l’istituzione che il sindaco rappresenta e ci aspettiamo che gli stessi alleati che oggi lo abbandonano, riconoscano le proprie responsabilità nei fallimenti e nei disastri amministrativi che sono sotto gli occhi di tutti”.