Ancora scafisti senza scrupoli, trafficanti di migranti che trascinano in mare disperati che inseguono la “terra promessa” esponendoli al rischio mortale, fondato e ricorrente, come testimoniato dalla infinita serie di naufragi. Adesso la Squadra Mobile di Agrigento, la Guardia di Finanza e Costiera di Lampedusa, hanno arrestato un presunto scafista, un egiziano al quale si contestano i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura di Agrigento, l’africano avrebbe trasportato 47 migranti su una barca di legno di appena 10 metri, in precarie condizioni di galleggiabilità, inadatta ad attraversare il Canale di Sicilia. Peraltro lui ha ostacolato i soccorsi perché, quando la barca è stata intercettata dalla Guardia di Finanza, ha proseguito la navigazione e ha versato sulla barca, su sé stesso e sui migranti una tanica di benzina, minacciando i militari che se si fossero avvicinati avrebbe appiccato il fuoco. Adesso è recluso nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento. E’ stato incastrato anche dalle testimonianze dei migranti, che lo hanno indicato come lo scafista dell’imbarcazione. Eseguita quindi l’ordinanza di custodia cautelare proposta dalla Procura e condivisa dal Tribunale.