Si è scagliato e ha ferito due operatori sanitari all’ospedale Civico a Palermo: arrestato in flagranza differita dalla Polizia. L’intervento della Direzione.
E’ un altro caso di “arresto in flagranza differita”, frutto della nuova normativa che supera l’ostacolo del requisito della “flagranza di reato” e che consente l’arresto, oltre la flagranza, degli aggressori del personale sanitario e di coloro che danneggiano le attrezzature, al fine di fronteggiare e arginare tale ricorrente e dilagante fenomeno. E con pene fino a 5 anni di reclusione. Da ultimo in Sicilia è stato adesso arrestato in differita il paziente che la notte tra mercoledì e giovedì al Pronto soccorso dell’Ospedale Civico a Palermo ha fratturato una mano ad un operatore socio sanitario, che poi ha subito un intervento, e ha colpito a pugni un’infermiera. L’uomo, scatenato in escandescenze, ha finanche danneggiato la Volante della Polizia. E’ indagato per lesioni e per resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale, nel corso della direttissima, ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora. I vertici dell’ospedale hanno scritto: “La Direzione dell’azienda ha manifestato vicinanza e solidarietà agli operatori che sono stati aggrediti da un uomo che si trovava ricoverato nello stesso Pronto soccorso. Il paziente, già in uno stato di agitazione e di alterazione psico-fisica, si è scagliato contro i sanitari ed è stato bloccato dalla Polizia. Uno dei due operatori sanitari ha riportato una prognosi superiore a 30 giorni. Sul piano della sicurezza la situazione del Pronto soccorso è oggetto di continuo monitoraggio e controllo. Ci sono il posto di Polizia, 3 vigilantes e 17 telecamere di video-sorveglianza interna ed esterna 24 ore su 24”.