Dopo Salvatore Benfari, è morta anche la madre di 74 anni, vittima dell’incendio divampato a Caltabellotta lo scorso 3 febbraio.
Salvatore Benfari ha soccorso e salvato le due figlie, di 8 e 10 anni. Poi, prima di accasciarsi molto probabilmente perché intossicato e stordito dal fumo, insieme a suo padre ha trascinato fuori dall’abitazione in fiamme l’anziana madre. La donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale “Giovanni Paolo II” a Sciacca, e poi in elicottero al Centro gravi ustioni dell’ospedale “Civico” a Palermo. Adesso è morta. Lei, Paola Grisafi, 74 anni, ha lottato aggrappata alla vita dallo scorso 3 febbraio, quando un violento incendio è divampato a casa sua, in via Roma. Il sindaco di Caltabellotta, Biagio Marciante, dopo il decesso di Benfari, condivide il dolore per la morte anche della madre, e scrive: “Siamo tutti molto addolorati, dopo la tragedia del povero Salvatore adesso quella di sua madre. Speravamo di ricevere ben altra notizia, e invece piangiamo la seconda vittima di quell’incendio. L’intera comunità si stringe attorno a questa sfortunata famiglia”. Come ordinato dalla Procura della Repubblica di Sciacca, la palazzina teatro della sciagura è ancora sotto sequestro. A lavoro è stato il Nucleo investigativo antincendi dei Vigili del fuoco, alla ricerca delle cause che hanno provocato il rogo. L’ipotesi al momento più accreditata è un corto circuito. Salvatore Benfari, 47 anni, è stato un saldatore specializzato. Ha lavorato nel Nord Italia, per aziende di rilievo impegnate in maxi appalti, soprattutto di costruzioni. Da ultimo ha prestato la propria opera nella zona del Brennero. Mensilmente il rientro in Sicilia, a Caltabellotta, per riabbracciare la famiglia, la moglie, che insegna a Palermo, le figlie, e i genitori.