Il presidente della Regione è stato ascoltato in Commissione Ecomafie. Diversi gli argomenti affrontati. “I termovalorizzatori sono la svolta”.
Il presidente della Regione Siciliana è stato ascoltato in Commissione Ecomafie. Renato Schifani ha confermato che i lavori per la costruzione dei due termovalorizzatori a Palermo e a Catania saranno avviati entro la fine del 2026 e conclusi in 580 giorni (ha precisato), ovvero nella seconda metà del 2028. Poi ha ribadito che la gestione dei rifiuti è una delle sfide ambientali più rilevanti per la Regione, da tempo attanagliata dalla dipendenza dalle discariche e dalla carenza di impianti di smaltimento o riciclo adeguati. E ha quindi sottolineato che i termovalorizzatori sono la “strada maestra” per superare definitivamente l’emergenza rifiuti, riducendo il conferimento in discarica e ricavando energia. Poi ha spiegato che i due termovalorizzatori saranno finanziati con 800 milioni di euro dall’agenda europea 2021 – 2027, con una capacità annua di trattamento di 300.000 tonnellate di rifiuti, circa 38 tonnellate all’ora. Poi sulla raccolta differenziata, Schifani non ha nascosto rammarico perché le percentuali da raggiungere, già indicate nel Piano rifiuti di Musumeci, sono state inferiori alle aspettative, e comunque al di sotto del 65% auspicato. Tuttavia la tendenza è in aumento. La media annuale in Sicilia della raccolta differenziata è stata del 51% nel 2022, 55,20% nel 2023, e 55,78% fino al settembre 2024. Maglie nere, che incidono in negativo, e di tanto, sono Palermo e Catania. Poi Schifani ha ammesso che il settore rifiuti in Sicilia è preda di rilevante infiltrazione della criminalità organizzata. E’ la seconda regione in Italia per numero di illeciti penali nel ciclo dei rifiuti. Poi, più nel dettaglio delle discariche, ha aggiunto che le autorizzate sono sei, quattro pubbliche e due private, e i metri cubi di spazio ancora disponibili per l’abbancamento dei rifiuti pre-trattati sono 781.257. E che si lavora per l’ampliamento delle discariche esistenti, tra la settima vasca di Bellolampo, a Palermo, per 960.000 metri cubi, che sarà consegnata nel corso del 2025, e la discarica di contrada Borranea, a Trapani, per ulteriori 961.000 metri cubi. Tali due interventi sono strategici perché attenueranno l’emergenza per le province di Palermo e di Trapani.