La Regione spiega il perché di quanto accaduto ad Agrigento asfaltando le strade in onore di Mattarella: “La richiesta del Comune quattro giorni prima”.
Il Dipartimento regionale tecnico della Regione Siciliana scrive che i lavori di asfaltatura delle strade che sarebbero state percorse da Mattarella sono stati eseguiti in “estrema urgenza”. Tradotto: “alla meno peggio, alla carlona”. La Regione scrive che i lavori sono stati eseguiti in estrema urgenza perché la relativa richiesta da parte del Comune di Agrigento è giunta quattro giorni prima della visita di Mattarella. Tradotto: perché i lavori, essendo la data del 18 gennaio nota almeno da due mesi, sono stati richiesti quattro giorni prima?”. Nessuno risponderà. Inutile dietrologia. L’asfalto ha coperto finanche i tombini, adesso stanati con il metal detector, e la Regione assicura non solo che si rimedierà alle conseguenze dell’estrema urgenza da 510.000 euro, ma si installerà anche la segnaletica orizzontale. Grazie a Mattarella. Il Dipartimento scrive: “Il Genio civile, incaricato dal Dipartimento regionale tecnico, ha immediatamente redatto, verificato e validato il progetto e, nei due giorni successivi, tra 16 e 17 gennaio, nonostante il maltempo, è riuscito a eseguire i lavori di messa in sicurezza delle strade. Al momento dei sopralluoghi era stato verificato un notevole dissesto della pavimentazione, determinato da buche e da tombini scesi a quota notevolmente più bassa rispetto al piano stradale. Questo costituiva, di fatto, un grave rischio per la incolumità pubblica dei cittadini (di tutti i cittadini o solo di Mattarella? ndr), per cui nella redazione del progetto è stata prevista la bitumatura dell’intera superficie stradale. Sono stati ricoperti quindi anche alcuni tombini poiché, per ragioni tecniche di costruzione, per metterli a livello sarebbero stati necessari circa 20 giorni, a fronte dei due giorni appena disponibili per gli interventi. Si precisa, però, che sono stati lasciati totalmente liberi e in funzione i chiusini utilizzati per l’erogazione dell’acqua e le caditoie stradali per la raccolta delle acque piovane”.