Il Tribunale di Catania ha assolto, con la formula “perché il fatto non sussiste”, il deputato regionale della Lega, Luca Sammartino, e Girolamo Brancato, imputati di corruzione elettorale. Sammartino, deputato regionale di Italia Viva all’epoca dell’ipotesi di reato, avrebbe promesso utilità a Brancato, ritenuto affiliato al clan Laudani, in cambio di voti. Le utilità sarebbero state un posto di lavoro a un nipote di Brancato, e lo spostamento di una cabina telefonica nei pressi della pizzeria di sua moglie a Massa Nunziata-Mascalucia, nel Catanese. La Procura ha invocato la condanna a 2 anni di reclusione per ciascun imputato. Sammartino commenta: “Pur dispiaciuto per il calvario politico e umano che ho dovuto subire in questi anni, dopo la sentenza di assoluzione sono soprattutto soddisfatto per l’esito di questa dolorosa vicenda, che ho affrontato con la consueta coerenza, dimostrando, nei fatti e non a parole, la fiducia nella magistratura. Un grazie particolare ai miei avvocati Carmelo Peluso e Giovanna Vinci”. Soddisfazione per l’assoluzione di Luca Sammartino esprime il consigliere comunale capogruppo della Lega di Agrigento, Valentina Cirino, che afferma: “Questo verdetto rappresenta una vittoria per la giustizia e la trasparenza. Insieme ai consiglieri comunali della Lega della provincia, assessore Giuseppe Federico, Alessandro Pitruzzella, Massimo Milazzo, Genna Ortega e Vincenzo Graci, esprimiamo profonda soddisfazione per questa decisione che conferma la fiducia nel sistema giudiziario. Auspichiamo che l’onorevole Sammartino possa riprendere presto il suo ruolo di Vice Presidente della Regione, continuando a lavorare con dedizione e integrità. Finalmente, la giustizia ha fatto il suo corso”.