Ad Agrigento in Prefettura confronto da remoto con la Cabina di regia regionale per l’emergenza idrica. La crisi si aggrava, i sindaci in agitazione.
L’emergenza idrica nell’Agrigentino perdura e si aggrava. Le prospettive, a fronte della scarsa piovosità in autunno, e adesso anche in inverno, non sono affatto positive. La crisi idrica approda ancora una volta, l’ennesima, in Prefettura. Al mattino di oggi il prefetto, Salvatore Caccamo, ha organizzato una videoconferenza in remoto, in collegamento con la cabina di regia regionale e il suo coordinatore, Salvo Cocina. Al confronto, da Agrigento, ha partecipato tra gli altri anche l’assessore regionale ai Servizi primari, Roberto Di Mauro, a fianco dei sindaci maggiormente coinvolti dall’esasperazione dei cittadini assetati, ovvero Canicattì, Racalmuto, Favara, Ravanusa e Aragona. Attorno al tavolo, inoltre, i vertici di Aica (col suo presidente, Settimio Cantone), Siciliacque e Genio Civile. I Comuni invocano più litri di acqua al secondo. Canicattì, ad esempio, subisce attualmente una dotazione inferiore del 60%. E poi rivendicano una distribuzione più equa delle risorse, senza scompensi o discriminazioni. Ormai è una questione di ordine e sicurezza pubblica. Ed ecco perché si è mobilitata la Prefettura.