Il Tribunale di Palermo ha condannato a 11 anni e 4 mesi di carcere Laura Bonafede, l’insegnante presunta fiancheggiatrice e amante di Matteo Messina Denaro. I dettagli.
Lo scorso 11 giugno i pubblici ministeri di Palermo, Piero Padova e Gianluca De Leo, a conclusione della requisitoria, ne hanno invocato la condanna a 15 anni di reclusione. Adesso il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Palermo, Paolo Magro, a termine del giudizio abbreviato ha inflitto 15 anni di carcere Laura Bonafede, l’insegnante di Campobello di Mazara presunta fiancheggiatrice di Matteo Messina Denaro, attualmente detenuta. Lei, 56 anni, di Campobello di Mazara, figlia del defunto capomafia della città, Leonardo Bonafede, è stata arrestata il 13 aprile del 2023 per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena a Matteo Messina Denaro. Tale capo d’imputazione è stato poi aggravato contestandole il 416 bis, ovvero l’associazione a delinquere di stampo mafioso. Sia il Riesame prima che la Cassazione dopo hanno pertanto confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere in cui tra l’altro si legge: “La donna si è adoperata in una prolungata assistenza al latitante Matteo Messina Denaro, finalizzata al soddisfacimento delle sue primarie esigenze personali, a non essere localizzato e catturato dalle forze dell’ordine, e a non essere sottoposto alle pene per le quali era stato condannato”. E i giudici del Riesame hanno scritto: “Laura Bonafede ha contribuito in modo fattivo al mantenimento in vita della peculiare rete di comunicazione di Matteo Messina Denaro, affidando la consegna dei propri scritti ai ‘tramiti’, ideando ella stessa nuovi nomi in codice con cui fare riferimento a terzi soggetti o servendosi di nomi già pensati dal boss, e distruggendo i messaggi da lui ricevuti a vantaggio dell’ex latitante”. E ancora nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Alfredo Montalto, si legge: “Laura Bonafede e Matteo Messina Denaro, secondo quanto scritto dalla stessa Bonafede in una lettera trovata dai Carabinieri del Ros, si sono conosciuti nel 1997, quando Matteo Messina Denaro era già latitante insieme al padre Francesco. Entrambi erano protetti da Leonardo Bonafede, il padre di Laura, che aveva ‘concesso’ alla figlia di far visita a Matteo Messina Denaro. In una lettera al boss, Laura Bonafede ha scritto: ‘26 anni fa ho chiesto di venirvi a trovare e mi è stato concesso. Non c’era motivo di quella visita ma forse si doveva aprire un capitolo e così fu. La vita è strana, fa dei giri incredibili e poi ti porta dove vuole lei. Noi possiamo solo farci trascinare’. Dopo avere conosciuto Matteo Messina Denaro nel 1997, Laura Bonafede ha instaurato con lo stesso uno stabile rapporto quasi familiare coinvolgente anche la figlia Martina Gentile, durato dal 2007 sino al dicembre 2017 quando venne necessariamente interrotto a seguito di un’importante ennesima operazione di Polizia, per poi riprendere, appena ‘calmatesi le acque’, negli ultimi anni sino all’arresto del latitante il 16 gennaio 2023. Laura Bonafede era legata a Matteo Messina Denaro da un pluri – decennale rapporto e aveva, in molteplici occasioni, condiviso con lui spazi di intimità familiare, a volte in compagnia della figlia, tanto che i tre si definivano ‘una famiglia”.