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4 Novembre: il sindaco di Comitini, Luigi Nigrelli, ha voluto ringraziare ancora il Prefetto ed i Carabinieri per avere scelto, quest’anno, la sua Città, la più piccola d’Italia

Il sindaco di Comitini, Luigi Nigrelli, è tornato oggi a parlare della ricorrenza del 4 Novembre, festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate, che quest’anno si è svolta, per la provincia agrigentina, a Comitini.
“Voglio ancora – dice Nigrelli – ringraziare il Prefetto di Agrigento e il Comando provinciale dei Carabinieri per avere scelto la nostra meravigliosa piazza per la celebrazione. Nell’impegno di mantenerne vivo il ricordo quale investimento costante sul significato del Tricolore, simbolo del Paese e speranza di pace, l’Amministrazione Comunale di Comitini che guido con onore e orgoglio, ha attivato, a seguito dei fatti accaduti il 3 Luglio 1859 e tanto conclamati fino a far elevare il nostro Comune a titolo di Città, una importante operazione culturale e sociale, che unisce da una parte l’amore per il nostro Tricolore e per la Città di Comitini e, dall’altra, il Comune di Reggio Emilia, dove il Tricolore è effettivamente nato. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di far nascere a Comitini il Museo del Tricolore, e che in sinergia con il Museo del Tricolore di Reggio Emilia, aspira ad unire idealmente, da Nord a Sud, il popolo italiano attorno alla bandiera nei valori della patria, della liberta e della pace. Attraverso il Museo della bandiera intendiamo dare ai visitatori l’opportunità di riscoprire la storia, uno strumento essenziale per custodire la memoria, valorizzare il nostro patrimonio culturale, analizzare il presente e sviluppare il senso critico rispetto all’attualità”.
Ritornando ai festeggiamenti del 4 Novembre, il primo cittadino comitinese ha aggiunto: “Significa ricordare di aver raggiunto con difficoltà e sacrifici una unità fortemente desiderata; significa ribadire che la grandezza di una Nazione si basa sulla coesione del suo popolo e sugli ideali di libertà, giustizia e pace; significa onorare tutti coloro i quali hanno sacrificato la propria vita in nome della Patria e di un forte attaccamento al dovere: valori rimasti immutati nel tempo, per i militari di allora e per i militari, come me, di oggi. E questo lo affermo con profonda convinzione e con grande orgoglio. Del Tricolore andiamo orgogliosi, Noi cittadini di Comitini, insieme a tutti coloro che ogni giorno si impegnano per rendere vivi i valori della Costituzione”.

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