Nell’ambito di un’inchiesta antimafia ruotante intorno al mandamento mafioso di Lucca Sicula e Ribera, sfociata in sei arresti lo scorso 8 marzo ad opera dei Carabinieri, la Cassazione ha accolto due ricorsi proposti da Gabriele Mirabella, docente, consigliere comunale di Lucca Sicula ed ex candidato a sindaco. Mirabella in particolare si è opposto all’obbligo di dimora, e poi agli arresti domiciliari, che gli sono stati imposti per l’ipotesi di reato di favoreggiamento, con l’aggravante mafiosa, a suo suocero, Salvatore Imbornone, presunto capomafia di Lucca Sicula. Mirabella, tramite gli avvocati Teo Caldarone e Vincenzo Castellano, ha proposto ricorso sia contro il favoreggiamento contestato dal Gip e sia contro l’aggravante mafiosa confermata dal Riesame. E i due ricorsi sono stati accolti. Pertanto Mirabella non è più sottoposto ad alcuna misura cautelare.