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Il sindacato SNACOB- LI a difesa dei lavoratori stagionali dei consorzi di bonifica siciliani

“Da mesi, nei salotti buoni del potere e delle istituzioni, fervono spasmodicamente i preparativi per l’evento degli eventi, ossia il G7 dell’agricoltura, che si svolgerà in Sicilia nella città di Siracusa, dal 26 al 28 di settembre con eventi connessi dal 21 al 29 di settembre, -prevalentemente nell’isola di Ortigia- che daranno vita ad un esposizione delle eccellenze dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura e del settore vivaistico/forestale nazionale e delle tecnologie innovative utilizzate, nonché eventi convegnistici, attraverso il coinvolgimento integrato di istituzioni pubbliche, di organizzazioni professionali e associazioni di categoria delle filiere di settore…” L’evento secondo la Regione – afferma in una nota il segretario del Sindacato SNACOB-LI Giuseppe Lauro- “rappresenta anche un’ occasione di primaria ed assoluta rilevanza per l’Italia per valorizzare le eccellenze agroalimentari, scientifiche, culturali, artistiche, architettoniche e paesaggistiche e quella delle filiere economico produttive…” . “ Peccato, che nell’allestimento di questa grande vetrina promozionale- prosegue Lauro – siano state nascoste sotto il tappeto del dimenticatoio collettivo, alcune problematiche strutturali di livello macroscopico che malgrado la sapiente arte della retorica narrante e il grande investimento di risorse economiche e umane, non è stato possibile nascondere!” “ Una su tutte, la drammatica crisi idrica che ha messo in ginocchio l’intera comunità sicula, distruggendo e compromettendo vaste produzioni di raccolti e palesando tutti i limiti istituzionali nella gestione delle risposte impiegate per far fronte al problema”. “ Come sindacato SNACOB-LI, siamo convinti che qualche convegno in meno, meno pastoie burocratiche e una corretta ed oculata gestione delle interconnessioni degli invasi siciliani, avrebbero consentito un approvvigionamento significativo dei volumi idrici, limitando lo sversamento di centinaia di milioni di metri cubi di acque fluviali che si perdono nel mediterraneo. Vogliamo almeno auspicare che la lezione di quest’anno sia servita per affrontare la prossima campagna irrigua con più consapevolezza e preparazione di fronte alle sfide climatiche che ci attendono nel prossimo e imminente futuro. In questa terribile situazione che ha visto intere città assetate, esercizi commerciali chiusi e abitazioni civili con i rubinetti a secco con le autobotti che facevano andirivieni dai punti di approvvigionamento idrico alle residenze assetate, financo ai giardini e agli agrumeti, nel disperato tentativo di salvare il salvabile -se non il frutto con la sua produzione ciclica, quantomeno la pianta!- abbiamo assistito inermi a scene di delirio collettivo che fotografano un immagine da terzo mondo, altro che G7 e vetrina internazionale! “ Come ogni anno, ma con l’aggravante di una catastrofica crisi idrica,- continua ancora Giuseppe Lauro- tutta la forza lavoro ed in particolare le maestranze del personale stagionale dei consorzi di bonifica siciliani, hanno affrontato l’avvio dell’annata irrigua peggiore di sempre, mettendo a disposizione il proprio mezzo e il relativo carburante, ma soprattutto le proprie abilità e le dovute competenze, affrontando turni lavorativi estenuanti e raddoppiati in una continua situazione di tensione, tra disagi, linee guaste, cantieri aperti, gente arrabbiata, intimidazioni, atti vandalici, di ritorsione e interventi delle forze dell’ordine. Malgrado una situazione paragonabile soltanto ai Paesi sottosviluppati del sud del mondo, tutte queste persone, questa silenziosa categoria di lavoratori, anche quest’anno ha fatto il proprio dovere, interfacciandosi con i titolari delle imprese agricole e con i loro giusti malcontenti, incassando talvolta rimproveri e rimostranze non dovute e non spettanti. “ Riteniamo pertanto inaccettabile che ad oggi, manchino all’appello le seguenti spettanze economiche: mensilità di luglio e agosto -…settembre sta già maturando-, indennità chilometriche e straordinario relativo alle mensilità indicate, per il personale stagionale; mentre per il personale a tempo indeterminato, si attendono la mensilità di agosto, gli straordinari pregressi e l’indennità chilometrica”. Per lo SNACOB -LI questa situazione cronica del ritardo dei pagamenti, sommata ad una battuta d’arresto del turnover e a un utilizzo discriminante delle proroghe per le giornate lavorative del personale stagionale che crea una corsia preferenziale solo per una manciata di lavoratori a discapito di tutti coloro che sono nelle stesse fascie di garanzia occupazionale, hanno generato un forte malcontento tra la classe lavoratice. “ Pertanto – conclude Lauro.- lo SNACOB-LI invita tutti i soggetti istituzionali interessati ad un’intervento politico economico ed amministrativo in grado di arginare questa pesante situazione. Qualora non dovessimo riscontrare le opportune sensibilità per affrontare le quistioni sin qui sintetizzate, adotteremo tutti gli strumenti che la legge ci consente per ribadire che il diritto al lavoro, un lavoro onesto, dignitoso e remunerato è un diritto costituzionale che non siamo disposti più a svendere”.

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