In occasione della scadenza del termine di presentazione delle liste dei candidati, e a un mese dal voto del 5 novembre per le elezioni Regionali in Sicilia, l’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, ha concluso e diffuso un’altra indagine sull’orientamento degli elettori tra i candidati alla Presidenza della Regione, svolta tra il 3 e il 4 ottobre su un campione di 1000 intervistati. Dunque, Nello Musumeci, sostenuto dal Centrodestra, con il 34,5% è oggi in vantaggio di due punti e mezzo su Giancarlo Cancelleri, del Movimento 5 Stelle, che è al 32%. Poi, il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, del Centrosinistra, è terzo, al 22,5%. E poi, al 9% è Claudio Fava, della Sinistra.
Poi, il sondaggio Demopolis ha misurato quanto siano conosciuti, la notorietà dei candidati alla Presidenza ad un mese dal voto: più conosciuto si conferma in Sicilia con l’80% Nello Musumeci, seguito al 68% da Giancarlo Cancelleri, la cui notorietà è aumentata di 10 punti nel corso delle ultime 4 settimane. Poi poco più di 6 su 10 conoscono Claudio Fava, quindi al 61%, e poi il 39% per Fabrizio Micari, che in un mese ha guadagnato 14 punti, ma è ancora poco noto agli elettori siciliani.
Poi, altro sondaggio, la fiducia nutrita verso il candidato presidente della Regione: il 40% dichiara di fidarsi di Giancarlo Cancelleri, il 39% di Nello Musumeci, il 37% di Fabrizio Micari, e il 29% di Claudio Fava.
Poi, altro sondaggio: quanti elettori sono pronti a confermare la scelta di oggi tra un mese alle urne? La risposta di Demopolis è l’80%. Il 20%, quindi, nei prossimi 30 giorni potrebbe cambiare idea.
E il direttore di Demopolis, Pietro Vento, commenta: “Sia pur a ruoli inversi rispetto al sondaggio del 5 settembre, la partita per Palazzo d’Orleans continua a riguardare due candidati, uno del Centrodestra e l’altro del Movimento 5 Stelle. Resta ancora indietro il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, che sembra scontare una minore notorietà rispetto ai concorrenti, ma anche le valutazioni negative dei cittadini siciliani sul Governo uscente. Più staccato è Claudio Fava, che attrae comunque un voto più ampio della lista che lo sostiene. Si tratta di uno scenario aperto e in evoluzione, destinato a mutare con la presentazione delle liste dei candidati all’Assemblea regionale in corso in queste ore. Sull’incertezza del risultato elettorale del 5 novembre pesa anche un’altissima astensione, stimata oggi da Demopolis al 56% degli aventi diritto. Ed è in ulteriore crescita rispetto al mese scorso” – conclude Pietro Vento.