Come pubblicato, l’assessore alla Pubblica Istruzione di Agrigento, Gioacchino Alfano, è intervenuto a fronte delle polemiche insorte in riferimento all’avvio del servizio di assistenza agli studenti disabili garantito dal personale Asacom, ovvero gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione. E in sintesi ha affermato: “Da parte del Comune nessun taglio al budget destinato al servizio Asacom, il cui costo aumenta di anno in anno, da 400.000 euro a 750, poi 950 e adesso 1.055.000 euro, a fronte dell’aumento degli aventi diritto, e anche del costo del personale che nell’anno scolastico 2022/2023 è stato alla settimana di circa 25.000 euro per 1272 ore, poi 34.000 euro per 1696 ore nel 2023/2024, e adesso, per il 24/25, 42.000 euro per 2068 ore, con un incremento complessivo dal 2022 di oltre il 61%. Ecco perché abbiamo, per il periodo da settembre a dicembre 2024, ridotto le ore del 40% rispetto al monte ore previsto dal Piano educativo, preferendo avviare il servizio, seppur parzialmente, anziché non avviarlo. Per quanto riguarda invece il periodo da gennaio a giugno 2025 abbiamo approvato in giunta la delibera 160 del 13 settembre con cui si invitano gli uffici a verificare la sostenibilità di un incremento del monte ore per il servizio Asacom e conseguentemente della spesa per il periodo gennaio-giugno 2025”.
Ebbene oggi replicano i consiglieri della Democrazia Cristiana, Spataro, Bongiovi e Zicari, che affermano: “I diritti dei bambini non sono una questione economica. Apprezziamo il fatto che da qualche anno a questa parte il servizio Asacom sia avviato con l’inizio dell’anno scolastico ma non basta! Non può e non deve essere un problema del Comune l’aumento dei casi o delle ore. Possiamo collaborare con l’Amministrazione per un tavolo di confronto con le famiglie per trovare soluzioni, ma continuiamo a sostenere che, se il capitolo di bilancio, è esiguo, è una scelta politica di cui il Sindaco deve assumersi la responsabilità e chiedere scusa. Il Sindaco e il suo Assessore hanno dimostrato di essere bravi a trovare finanziamenti per gli eventi, lo facciano anche per i più fragili”.