Superati gli ostacoli che hanno costretto allo stallo le attività del reparto Ortopedia all’ospedale “Giovanni Paolo II” a Sciacca. I dettagli.
L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha rimediato alle fratture del reparto Ortopedia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” a Sciacca. Da lunedì 2 settembre, rimosso il gesso, camminerà nuovamente. E’ stato infatti reclutato il personale preposto alle attività post – chirurgiche, ovvero dopo gli interventi ortopedici. Ed è in calendario anche la prima seduta operatoria dopo lo stop: il 5 settembre, in collaborazione, tramite una convenzione, con il personale dell’ospedale “Buccheri La Ferla” di Palermo. Le successive operazioni si svolgeranno a cadenza regolare, martedì e giovedì. E il direttore generale dell’Azienda sanitaria, Giuseppe Capodieci, commenta: “Alle parole devono sempre seguire i fatti, e siamo lieti di poter cogliere appieno il risultato della riapertura del reparto dopo aver superato con impegno diverse criticità. Oltre alla collaborazione con il ‘Buccheri La Ferla’, l’efficienza del reparto sarà consolidata con l’affidamento di un incarico di alta professionalità, che perfezioneremo il prossimo 5 settembre al termine di una selezione concorsuale autorizzata dall’assessorato regionale alla Salute, a cui hanno partecipato tre professionisti. La riapertura dell’Ortopedia segue a stretto giro un altro annuncio divenuto realtà: mi riferisco all’installazione della nuova risonanza magnetica del ‘Giovanni Paolo II’ che, da alcuni giorni, è entrata in funzione garantendo immagini diagnostiche di alta qualità grazie alla sua tecnologia di ultima generazione. Ulteriori provvedimenti di pari importanza sono in itinere per le altre Unità operative dell’ospedale di Sciacca secondo un cronoprogramma che intendiamo rispettare con il massimo impegno” – conclude. Apprezzamento a seguito del rilancio del reparto Ortopedia a Sciacca da parte della deputata regionale di Forza Italia, Margherita La Rocca Ruvolo, che aggiunge: “Ritengo, come già detto al direttore Capodieci, che sia necessario provvedere con urgenza all’indizione del concorso per i reparti di Chirurgia generale e di Urologia dell’ospedale di Sciacca, che non possono restare sguarniti. Inoltre, bisogna dare un’accelerata ai lavori del pronto soccorso e far sì che i reparti funzionino. L’ospedale di Sciacca, per il riconoscimento ottenuto come Dea (Dipartimento emergenza accettazione) di primo livello e per la sua posizione geografica a cavallo fra tre province, merita la massima attenzione”.