“Il Comune di Porto Empedocle detrae oltre 68.000 euro dai pagamenti mensili delle spettanze contrattuali”: le imprese della nettezza urbana annunciano battaglia.
Le imprese titolari dell’appalto della nettezza urbana a Porto Empedocle lanciano l’allarme: in città è a rischio la regolarità dei servizi. E il raggruppamento Realmarina, con Iseda capofila, spiega perché: “Perché il Comune di Porto Empedocle continua a trattenere per sé 68.431 euro al mese di quanto dovutoci, nonostante una sentenza del Tar disponga diversamente”. Nel dettaglio: il Comune ha appena liquidato alle imprese le spettanze di aprile 2024, applicando la detrazione, quindi la trattenuta di 68.431 euro, prevista nella determina numero 94 i cui effetti sono stati sospesi da una ordinanza del Tar a seguito del ricorso delle imprese. Il 24 agosto del 2023 il Comune, non essendo ancora nelle condizioni tecniche di procedere ad una nuova gara d’appalto, al fine di evitare l’interruzione di un servizio pubblico essenziale ha concesso, con apposita determina, la proroga di un anno dello stesso contratto, che scade quindi il prossimo 24 agosto. Tuttavia lo scorso 20 giugno il Comune ha ridefinito i costi dello stesso contratto, decidendo di recuperare oltre 410.000 euro di costi non sostenibili, da detrarre dalle spettanze dovute alle imprese progressivamente e in modo proporzionale nella misura di 68.431 euro al mese. Le imprese hanno impugnato tale determina al Tar e il Tar ha sospeso la determina, condannando il Comune al pagamento delle spese processuali. Adesso, a fronte della trattenuta dei 68.431 euro nella liquidazione dello scorso aprile, le imprese avvertono: “Noi siamo pronti a far valere le nostre ragioni in tutte le sedi, comprese anche quelle penali e contabili. Il rischio è che la collettività empedoclina sarà gravata dai costi (spese legali e interessi moratori) di tale situazione”.