A Selinunte, nel Parco archeologico, dalle ore 4:30 del mattino di oggi si è svolto “Lo spettacolo dell’alba”, un percorso sensoriale tra arte, storia e musica.
Dopo Agrigento giovedì 8 agosto nella Valle dei Templi, l’alba è risorta anche oggi, venerdì 9, a Selinunte, dove il Parco archeologico ha accolto il pubblico tra il buio della notte e le prime luci del giorno, in un panorama surreale, per conservare un ricordo indelebile, tra arte, storia e musica. La narrazione storica si è intrecciata con esibizioni musicali, con tre voci e un repertorio variegato, dalle melodie sacre alla musica tradizionale e moderna. La voce di Marina Bruno, insieme agli strumentisti Enzo Pietropaoli e Daniele Sepe, con la partecipazione di Flavio Boltro, hanno creato un’atmosfera avvolgente e coinvolgente. I templi non dormono mai: quando la luce si fa più liquida e i contorni si ammorbidiscono, allora sembrano riprendere fiato e potenza. E ritornano protagonisti balzando fuori dalle tenebre. E’ in questo momento che ci si sente veramente parte di un evento irripetibile: entrare nel Parco archeologico quando è ancora immerso nella notte, avanzare verso il tempio illuminato mentre attorno la natura è viva e presente, poi accompagnare l’aurora e la luce. Avere assistito allo spettacolo dell’alba nella suggestiva cornice del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi ad Agrigento e del Parco Archeologico di Selinunte, si è trasformato in un’esperienza straordinaria, un vero e proprio connubio tra la magia di un momento unico della giornata e la grandiosità di un luogo intriso di storia millenaria.