A Favara sono attesi i decreti di finanziamento della Regione per garantire la copertura dei contratti a tempo determinato di 257 precari. E nel frattempo l’Amministrazione comunale e i sindacati di categoria hanno concordato una proroga degli stessi contratti, ormai in scadenza, in attesa dei soldi da Palermo. Ecco la soluzione tampone adottata al Municipio in piazza Cavour che ha scongiurato il caos e ha placato i timori che la sindaca Anna Alba ha sollevato tramite una lettera spedita al prefetto di Agrigento, Nicola Diomede. Se i contratti a tempo determinato fossero scaduti, e, come paventato, fossero stati sospesi nelle more della copertura finanziaria da parte della Regione, la sindaca Alba ha prospettato problemi sociali, perché sarebbero stati sospesi servizi pubblici essenziali svolti dal personale precario, e poi anche il rischio di disordini, di “agitazione collettiva”, come ha scritto la sindaca del Movimento 5 Stelle. Dunque ecco la proroga dei contratti, e tutto come prima, almeno per il momento, e la dirigente della Funzione Pubblica della Cisl, Floriana Russo Introito, commenta: “Scansato pericolo: che la sospensione non poteva essere applicata ai lavoratori con contratto a tempo determinato era una certezza e alla fine, dopo un incontro alla Regione Siciliana, anche l’Amministrazione si è convinta della bontà delle nostre affermazioni. Infatti è stata prorogata la scadenza del contratto fino alla fine del prossimo ottobre lasciando i lavoratori nelle proprie postazioni a fornire il servizio in cambio di un “pagherò”, non appena ci saranno le risorse disponibili per poterlo fare. E’ stata accolta, dunque, la proposta della Cisl Funzione pubblica di far proseguire la prestazione lavorativa e di rifarsi, nel caso, sulla Regione Siciliana mettendola in mora per evitare ulteriori danni al bilancio dell’Ente. E’ un grande passo avanti rispetto al rischio di una sospensione che, nei fatti, corrispondeva ad una cessazione del contratto, stante che tale istituto non è previsto nel rapporto di lavoro a tempo determinato. Bisogna però, ribadire che – mentre è stato firmato un accordo che garantisce la prosecuzione del rapporto di lavoro, sottolineando peraltro che l’amministrazione non può decidere da sola senza l’intesa con le parti sindacali – d’altra parte è stato proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti a partire dalla giornata di assemblea che si terrà lunedì mattina 2 ottobre alle ore 11 nell’Aula consiliare, e ciò per chiarire situazioni molto importanti come il comprendere fino a che punto si è disposti a tollerare tale stato di disagio. Il problema, nei fatti, è stato rinviato di un mese”.