La Corte Costituzionale ha sentenziato la non legittimità costituzionale della proroga delle concessioni balneari disposta dalla Regione Siciliana. L’eccezione di incostituzionalità è stata sollevata dal Governo nazionale, contro il Parlamento siciliano, reo di avere ecceduto nelle competenze dello Statuto siciliano e di avere violato l’articolo 117, primo comma, della Costituzione, che vincola il legislatore regionale ad una direttiva europea, ovvero in tal caso la direttiva Bolkestein, che impone agli Stati membri dell’Unione europea di indire le gare d’appalto per rinnovare le concessioni balneari in scadenza del demanio marittimo a fine turistico e ricettivo.