Ad Agrigento all’ospedale “San Giovanni di Dio” è stato compiuto un secondo intervento di prelievo di organi e tessuti a cuore fermo. In collaborazione con una equipe dell’Ismett di Palermo sono stati prelevati fegato, reni e cornee da una persona deceduta per arresto cardiaco. Per la donazione dopo la morte del cuore occorre assicurare artificialmente l’irrorazione di sangue nei tessuti e l’ossigenazione prima e dopo il prelievo. Il primario di Anestesia, terapia intensiva e rianimazione dell’ospedale di Agrigento, Gerlando Fiorica, ringrazia la famiglia del defunto donatore per la spiccata generosità, e tutti i sanitari dei reparti di radiologia, patologia clinica, cardiologia, oculistica e servizio trasfusionale. Fiorica cita in particolare i dottori Francesco Di Lascio, Emanuela Solombrino e Rosa Provenzano. E il commissario dell’Azienda sanitaria, Giuseppe Capodieci, sottolinea: “Il risultato dell’intervento compiuto se, da un lato, implementa le possibilità di prelievo multiorgano nella nostra struttura ospedaliera, dall’altro contribuisce a diffondere capillarmente la cultura della donazione grazie a gesti di straordinaria generosità come quello compiuto dalla famiglia della persona deceduta”.