La Prefettura di Agrigento ha assegnato la scorta a Maria Grazia Brandara, commissaria al Comune di Licata, che ha ricevuto una lettera di minacce di morte sullo sfondo delle demolizioni in corso in città degli abusi edilizi con sentenza definitiva e sotto diffida della Procura della Repubblica di Agrigento. Nel frattempo, la Brandara non è intenzionata a gettare la spugna e afferma: “Sono stata sola, ora ho la tutela dello Stato, mi sono vicini, sarebbe davvero ingiusto che non ne tenessi conto. Non posso fare marce indietro, sarebbe un grosso regalo. In più amo la città di Licata, ci sto bene. Ma devo convincere i miei familiari, che vivono giornate di ansia a causa mia. Ho fatto un appello a tutti i candidati presidente della Regione, che dicano tutti quel che pensano in questa circostanza. La politica deve fare la sua parte. Ha chiuso un occhio, anzi tutti e due per molto tempo, mi aspetto parole chiare, che si chiuda con l’andazzo del passato, che si compiano atti e provvedimenti trasparenti. E’ importante che si agisca con gli stessi criteri ovunque, altrimenti la legge diventa ingiusta, e non lo è”.