L’entusiasmo era palpabile nell’aria della Scuola Primaria De Cosmi durante la manifestazione conclusiva del progetto “Amici di Penna”, che si è svolta, con una videoconferenza coinvolgendo alunni e insegnanti .Questo evento ha segnato la fine di un’esperienza educativa straordinaria che ha unito bambini di Agrigento e di Abano Terme attraverso la magia della corrispondenza.
Il progetto “Amici di Penna”, avviato all’inizio dell’anno scolastico, ha coinvolto gli alunni delle classi terze della scuola primaria De Cosmi dell’istituto Rita Levi Montalcini di Agrigento diretto da Luigi Costanza in uno scambio epistolare con coetanei della scuola Alessandro Manzoni di Abano Terme. L’obiettivo è stato quello di utilizzare la lingua scritta per creare negli alunni nuove motivazioni per scrivere e comunicare, sfruttando il desiderio e la curiosità di confrontarsi con nuovi amici che vivono in una realtà territoriale diversa dalla propria. Ogni bambino ha avuto l’opportunità di scrivere lettere, condividendo storie sulla propria vita, la scuola, le tradizioni e le feste locali .
La manifestazione conclusiva ha visto la partecipazione entusiasta di studenti e insegnanti. La videoconferenza ha permesso ai bambini di vedere finalmente i loro amici di penna “dal vivo” per la prima volta. Ogni classe ha preparato un breve commento sull’esperienza. Le risate e i sorrisi hanno riempito l’aula virtuale, creando un’atmosfera di festa e celebrazione.
Le insegnanti coinvolte nel progetto, Montalbano Giuliana e Morello Maria Patrizia , hanno espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti
Visto il successo del progetto, si ha già in programma di ripeterlo il prossimo anno introducendo nuove attività, come scambi di video e progetti collaborativi online, per arricchire ulteriormente l’esperienza.
Questo momento conclusivo non è stato solo una celebrazione dei successi raggiunti, ma anche un potente promemoria del potere della comunicazione e dell’amicizia nel costruire ponti tra bambini di diverse città. Gli alunni hanno dimostrato che, nonostante le distanze geografiche, le connessioni umane possono essere profonde e significative, lasciando un impatto positivo duraturo.