Dopo la mediazione e la consegna è stato arrestato l’uomo che a Cianciana, al culmine di una lite, ha accoltellato la moglie e i figli. I bambini gravemente feriti.
A conclusione di una tenace mediazione, ad opera di un carabiniere del Reparto operativo di Agrigento, intorno alle ore 20 di ieri sera Daniele Alba è uscito fuori di casa e si è costituito. E’ stato arrestato. Ecco l’epilogo di quanto di turbolento e sanguinoso è avvenuto a Cianciana, in provincia di Agrigento, in piazza Bellini, in un alloggio popolare, dove lui, 34 anni, meccanico attualmente disoccupato, al culmine di una lite, ha accoltellato la moglie Anetha, di origini polacche, e poi ha ferito anche i figli Christian, di 7 anni, e Sarah, 3 anni. La madre e il figlio sono riusciti a scappare. La bambina, prima in ostaggio, è stata consegnata dal padre dopo due ore ad un operatore del 118, che si è arrampicato con un cestello a ridosso di una finestra. La piccola sarebbe stata avvolta da Alba con una coperta con tracce di sangue e con un proiettile. E perciò si è ipotizzato che lui fosse armato, tanto che i Carabinieri, pronti ad una eventuale irruzione, hanno indossato dei giubbotti antiproiettile. Lui si è barricato all’interno dell’abitazione, asserragliato fino alla resa spontanea. I Vigili del fuoco nel frattempo hanno preparato finanche un telone, per scongiurare un ipotetico suicidio, come estremo e ultimo gesto di follia. La donna è stata trasportata in ambulanza all’ospedale “Fratelli Parlapiano” a Ribera dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico a rimedio di alcuni fendenti all’addome. I due bambini, in condizioni più gravi, sono stati condotti in elisoccorso a Palermo e ricoverati all’ospedale dei bambini “Di Cristina”. Il bambino, in cardiochirurgia pediatrica, è stato colpito all’addome e al torace sfiorando il cuore. La bambina è in terapia intensiva: ha subito un’emorragia cerebrale ed è intubata. Entrambi sono stati operati. E’ trapelato, molto sotto traccia, che il movente dell’aggressione sarebbe legato alla prospettiva della separazione della coppia. E che l’ultimo litigio, sfociato poi nell’aggressione ai familiari, sia degenerato perché lei avrebbe ribadito a lui l’intenzione di separarsi. Da fonti non ufficiali, in attesa di conferma, è emerso che lui avrebbe già precedenti per maltrattamenti in famiglia, e che tra gli anni trascorsi vi sarebbe stata anche una parentesi di tossicodipendenza. Sul posto a lavoro, oltre ai Vigili del fuoco, ai Carabinieri e al personale del 118, anche il procuratore di Sciacca, Roberta Buzzolani. Daniele Alba è recluso nel carcere di Sciacca. Gli si contesta il triplice tentato omicidio.