A Palermo, al palazzo di giustizia, nel corso della requisitoria, il pubblico ministero, Piero Padova, ha invocato la condanna a 5 anni di reclusione a carico del manager della pubblicità, Faustino Giacchetto, originario di Canicattì, nell’ambito del secondo troncone d’inchiesta legato alla pubblicità sui corsi di formazione gestiti dall’ente di formazione Ciapi. Nel primo troncone del processo, lo stesso Giacchetto ha già subito una condanna, sempre in primo grado, a 8 anni di reclusione. E poi, ancora nel secondo troncone, è non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per Francesco Scoma, Nino Dina, Santi Formica e Salvino Caputo. Poi è stata chiesta l’assoluzione per mancanza dell’elemento soggettivo (e quindi la mancanza di consapevolezza che non fossero state rispettate le procedure) per Salvatore Alotta e Gerlando Inzerillo, ex consiglieri comunali di Palermo, e per Salvatore Sanfilippo, sindaco di Santa Flavia. Tra gli altri ancora, è stata chiesta l’assoluzione, per mancanza del dolo, a favore dell’ex direttore di Villa Betania ad Agrigento, Calogero Bongiorno, 65 anni, di Racalmuto.