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Firmato il Cis tra alcuni sindaci agrigentini. Ecco le richieste del comune di Aragona individuati dal sindaco Pendolino e dall’ assessore Chiara

I sindaci di Agrigento, Comitini, Aragona, Palma di Montechiaro, Casteltermini, San Giovanni Gemini, Cammarata, Porto Empedocle, Licata e Ravanusa, hanno stipulato il contratto istituzionale di sviluppo (CIS), denominato “Piccola Metropoli Agrigento”. Si tratta di un insieme di proposte comuni per lo sviluppo territoriale, economico e sociale. I sindaci hanno redatto un elenco delle opere che vogliono avere finanziati, tramite il Pnrr, al fine di condurre i comuni verso la formazione di una entità urbana di consistenza e caratteristiche tali da affrontare i temi-problemi dello sviluppo e della necessaria competitività, a partire da una dimensione e di una capacità di offerta derivante dalla maggiore dimensione raggiunta.
Adesso, tutte le richieste per le opere individuate dai primi cittadini verranno poste all’attenzione dell’assessore regionale Roberto Di Mauro per poi, in un secondo momento, consegnare nelle mani del Ministro Fitto che si occupa proprio delle somme del Pnrr.
Il sindaco di Aragona Peppe Pendolino e l’assessore comunale Raimondo Chiara sono abbastanza soddisfatti del lavoro compiuto.
“Abbiamo redatto le nostre opere da portare a compimento – dicono Pendolino e Chiara – a cominciare dal completamento della strada di circonvallazione, in parte realizzata, del centro abitato con penetrazione verso le zone interne al fine di decongestionare il traffico interno e consentire un collegamento diretto con la SS 189 Agrigento-Palermo, le realtà produttive ed agevolare i percorsi turistici con altri comuni facenti parte dello stesso CIS. Inoltre, la riqualificazione del Parco Minerario, già parzialmente recuperato ma attualmente in stato di abbandono, nei presso di contrada Muxarello ai fini di una fruizione turistica del patrimonio esistente. La terza richiesta – continuano Pendolino e Chiara – riguarda la riqualificazione dell’area ex discarica sulla provinciale che collega Aragona con il sito delle Maccalube e il potenziamento del collegamento sia alla stessa strada che attraverso la formazione di un parco urbano naturalistico. Altra richiesta il restauro del secondo piano del Palazzo Principe al fine di costituire un Museo minerario permanente. Ed ancora, la riqualificazione dell’ex chiesa Purgatorio, dove è allocata, al momento la Biblioteca, per trasformarla in Museo tematico e spazio culturale da sfruttare in occasione di importanti manifestazioni. Chiediamo anche la riqualificazione e il completamento del cinema Astra e Cavaliere Raimondo Salamone per trasformarlo in luogo di aggregazione culturale fondamentale per eventi e manifestazioni. Le ultime tre richieste riguardano la riqualificazione della piazza dove insistono il Palazzo Principe e l’ex chiesa Purgatorio, in modo da creare un punto do attrattiva interno del centro storico al fine di sviluppare percorsi turistici, il potenziamento delle trazzere interne per un più agevole collegamento delle aziende agricole con la circonvallazione a nord e di conseguenza alla SS 189 e, infine, un impianto fotovoltaico nei pressi dell’area ex discarica da dare in gestione ai privati. Confidiamo molto nel portare a termine questi interventi che sicuramente rilancerebbero Aragona. Lavoriamo sodo, tra mille difficoltà – concludono Pendolino e Chiara – per dare ad Aragona un futuro radioso per come merita”.

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