A meno di due mesi dal voto, il panorama dei candidati a presidente della Regione Sicilia, e delle coalizioni e liste a sostegno, ha, quasi, un assetto definitivo. E’ stata un’estate politica molto impegnativa per partiti e movimenti, a lavoro per scegliere il candidato migliore e per tracciare le alleanze, con il solito valzer di indiscrezioni, nomi, trattative e riserve.
I primi ad intraprendere la campagna elettorale sono stati i 5 Stelle con Giancarlo Cancelleri, che, come alle scorse Regionali del 2012, è stato indicato dagli attivisti pentastellati tramite il voto online.
Il centro destra ha chiuso il cerchio su Nello Musumeci, con il suo movimento #Diventerà Bellissima, insieme a Fratelli d’Italia, Udc, Forza Italia e Cantiere Popolare, che ci riprova per la terza volta, e i sondaggi lo danno in vantaggio rispetto agli altri schieramenti e con un testa a testa con Cancelleri e il Movimento 5 Stelle.
Il centro sinistra, dopo il ritiro dalla corsa del presidente uscente, Rosario Crocetta, ha ufficializzato la candidatura di Fabrizio Micari, il rettore dell’Università di Palermo proposto dal Partito Democratico e da Leoluca Orlando, con le sue “Liste dei territori”, e condiviso dai centristi per la Sicilia di Alfano, D’Alia e Casini, il Centro Democratico di Bruno Tabacci, Sicilia Futura dell’ex ministro Cardinale, nonché dalla lista “Il Megafono” dello stesso Crocetta.
Ma la sinistra non è unita: i bersaniani e Massimo D’Alema, con il loro “Movimento dei Democratici e Progressisti”, hanno scelto di candidare il vice presidente della Commissione antimafia, Claudio Fava, sostenuto anche da Sinistra Italiana, dal Partito della Rifondazione Comunista e dal movimento “Possibile”.
E gli altri candidati alla conquista della presidenza della Regione sono Roberto La Rosa con Siciliani Liberi, Franco Busalacchi, con Noi Siciliani, Piera Maria Loiacono con Democrazia Cristiana e Partito Liberale, Vittorio Sgarbi con Rinascimento e Moderati in Rivoluzione, e Lucia Pinsone con “Voce del popolo, volontà di Dio”.