I giudici della Corte d’Appello di Palermo, presieduta da Mario Conte, hanno disposto a favore dell’ex presidente dell’Assemblea Regionale, Francesco Cascio, un risarcimento di 30 mila euro per i danni morali, materiali e di immagine subiti allorchè nel 2019 trascorse 14 giorni agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico nell’ambito dell’inchiesta “Artemisia” ruotante intorno ad una presunta super loggia massonica. Il Tribunale del Riesame annullò l’ordinanza di custodia cautelare e le indagini a carico di Cascio furono archiviate dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Fabio Pilato, che sottolineò: “L’originaria tesi accusatoria è rimasta del tutto non dimostrata”. Cascio è assistito dagli avvocati Enrico Sanseverino e Roberto Mangano.