Dopo il trasferimento da Santa Maria Capua Vetere per ragioni di sicurezza, è adesso detenuta a Piacenza l’ex avvocato canicattinese Angela Porcello. In pendenza il concordato di pena.
Dalla Campania in Emilia Romagna: l’ex avvocato di Canicattì, Angela Porcello, 52 anni, su istanza del suo difensore, l’avvocato Giuseppe Scozzari, è adesso nel carcere di Piacenza, trasferita dal carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove è detenuta anche Rosalia Messina Denaro, sorella del boss, nome in codice “Fragolone”. E ciò non sarebbe stato opportuno per ragioni di sicurezza rilevate dal Dap, il Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, che su segnalazione della Procura Generale di Palermo, a sua volta sollecitata dall’avvocato Scozzari, ha disposto l’immediato trasferimento dell’ex avvocato Angela Porcello, già condannata in primo grado a 15 anni e 4 mesi di reclusione nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Xydi”, perché sarebbe stata consigliera e amministratrice della cassa del mandamento mafioso di Canicattì, a fianco dell’ex compagno, Giancarlo Buggea, 52 anni, imprenditore mafioso di Canicattì arrestato anche lui, come lei, il primo febbraio del 2021, il giorno del blitz dei Carabinieri “Xydi”. Angela Porcello avrebbe voluto collaborare con la giustizia, ma i magistrati hanno bocciato le sue dichiarazioni come inconsistenti. Non è quindi stata adottata alcuna misura di sicurezza a sua tutela. E’ stata però sottoposta ad un regime di particolare precauzione previsto per detenuti potenzialmente a rischio come i collaboranti o aspiranti tali, invisi dagli altri detenuti. Si tratta, più o meno, di un isolamento: Angela Porcello durante i suoi spostamenti all’esterno della cella del carcere è sempre accompagnata dagli agenti della Polizia penitenziaria, e, nonostante ciò, sarebbe stata insultata e minacciata da altre detenute che l’hanno incontrata. L’ex avvocato, tramite l’avvocato Scozzari, ha appena proposto il concordato di pena, ovvero un accordo tra le parti (imputato e giudici) che, se accolto, concede una riduzione della condanna in cambio della rinuncia di parte dei motivi di Appello. Per procedere al concordato occorre adesso il parere favorevole della Procura Generale di Palermo, impegnata nel processo d’Appello “Xydi”, a carico di 12 imputati giudicati in abbreviato. Oltre alla Porcello e a Buggea, condannato a 20 anni di carcere, gli altri 10 sono: Calogero Di Caro di Canicattì, Luigi Boncori di Ravanusa, Giuseppe Sicilia di Favara, Calogero Paceco di Naro, Simone Castello di Villafrati, Diego Emanuele Cigna di Canicattì, Gregorio Lombardo di Favara, Giuseppe D’Andrea di Agrigento, Vincenzo Di Caro di Canicattì, e poi l’avvocato Annalisa Lentini di Canicattì, che risponde solo dell’ipotesi di reato di falso e procurata inosservanza di pena perchè avrebbe, insieme alla collega Angela Porcello, falsificato la data di spedizione di una raccomandata al fine di rimediare a un errore nella presentazione dell’atto di appello di una condanna, nei confronti di un cliente della Porcello, nel frattempo divenuta definitiva. Per altri 9 imputati in ordinario, tra cui l’ex capo provincia di Cosa Nostra agrigentina, Giuseppe Falsone, il processo è in corso innanzi alla sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Wilma Mazzara.