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Sicilia, 800 scuole contro i bulli

Lotta a bullismo e cyberbullismo: progetto della Regione Siciliana e dell’Ufficio scolastico regionale in oltre 800 scuole dell’isola. Dettagli e interventi.

“Un approccio integrato tra scuole e territorio per prevenire tempestivamente e in maniera efficace i fenomeni di bullismo e cyberbullismo”: ecco l’obiettivo di un progetto sperimentale finanziato con 1,8 milioni di euro dall’assessorato regionale all’Istruzione e predisposto dall’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia. Il presidente della Regione, Renato Schifani, che ha presentato l’iniziativa insieme agli assessori all’Istruzione, Mimmo Turano, alle Politiche sociali, Nuccia Albano, e al direttore dello stesso Ufficio scolastico, Giuseppe Pierro, commenta: “Solo con il lavoro di squadra è possibile contrastare il bullismo, un fenomeno devastante per i giovani e per l’intera società, una piaga sociale che va studiata e combattuta. Partendo da questa riflessione, abbiamo voluto sostenere pienamente questo progetto che mette insieme, in un percorso comune, non solo studenti e insegnanti ma anche le famiglie. L’iniziativa si aggiunge alle altre che stiamo portando avanti, come la consulta regionale e gli sportelli scolastici, e che hanno un punto di partenza comune: quello di ascoltare, innanzitutto, i nostri ragazzi” – conclude. Più nel dettaglio, il progetto è frutto della recente legge regionale numero 27 del 2021 dedicata agli “Interventi per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo sul territorio della Regione”. Il coordinamento è affidato a una Cabina di regia che ha elaborato le linee guida. Le attività si svolgeranno per tutto il 2024 e saranno sviluppate da nove Centri territoriali di supporto (i Cts), ovvero una scuola per ogni provincia, con una consolidata esperienza in materia di inclusione e nuove tecnologie. Ogni Centro organizzerà un determinato numero di snodi provinciali, ciascuno composto da circa 16 istituti, per diffondere in modo capillare le azioni del progetto a cui parteciperanno complessivamente 802 istituzioni scolastiche statali del primo e secondo ciclo di istruzione. E l’assessore Turano afferma: “Non esistono leggi o provvedimenti per sradicare il male dal cuore dell’uomo, che esiste e continuerà ad esistere in tutte le sue declinazioni, compresa quella della sopraffazione nei confronti dei più fragili. Con questo progetto però vogliamo dire con forza che crediamo nella prevenzione, nella capacità di unire le forze migliori per individuare situazioni di potenziale pericolo, circoscriverle e provare a cambiare menti e cuori”. E Giuseppe Pierro aggiunge: “Cittadini più informati sono cittadini più consapevoli anche su questi fenomeni così delicati. L’attenzione data alle famiglie con il progetto pilota nasce dalla consapevolezza che l’alfabetizzazione digitale è indispensabile in ogni contesto sia informale sia formale. Pertanto, ci si rivolge ai genitori affinché possano accompagnare i figli all’acquisizione di uno spirito critico nell’utilizzo delle nuove tecnologie”. E l’assessore Albano conclude: “Abbiamo appena costituito la Consulta regionale sul bullismo e sul cyberbullismo, composta anche da rappresentanti delle Aziende sanitarie, del terzo settore, delle associazioni familiari, del mondo accademico, dei genitori, della polizia postale, e del Coni, il cui insediamento è previsto tra qualche giorno. Ha lo scopo di raccogliere informazioni sul bullismo e sulle iniziative di prevenzione e contrasto ad ogni tipo di violenza, con un approccio multi-disciplinare al fine di ottimizzare le azioni sul territorio”.

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