Ad Agrigento, trasformata ormai in una vera e propria discarica di rifiuti indifferenziati intercomunale, si tenta di correre ai ripari. Il Comune dichiara guerra agli incivili che, non praticando la raccolta differenziata nei comuni di residenza, ritengono più comodo buttare i sacchetti della spazzatura non differenziata nei cassonetti o, peggio, fuori dai cassonetti, ad Agrigento. I Vigili urbani sono già lavoro per il controllo del territorio, e alcuni cittadini di Porto Empedocle hanno subito delle sanzioni.
E per contrastare più adeguatamente tale fenomeno, il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, ha emesso un’ordinanza che vieta il conferimento di rifiuti, negli appositi cassonetti, a residenti non agrigentini e a operatori economici-produttivi che non abbiano una attività in città. Il provvedimento mira a fronteggiare quindi l’usanza, ormai consolidata e in aumento, di persone che, per eludere la raccolta differenziata, conferiscono i propri rifiuti nel territorio comunale di Agrigento, con evidenti ripercussioni, soprattutto economiche, sulla raccolta e sulle bollette. Chi verrà beccato pagherà una sanzione che va da 25 a 500 euro. Il sindaco quindi ha rafforzato i controlli con tre pattuglie distinte, con automobili non identificabili ed il personale in borghese. E poi dovrebbero essere installate delle telecamere nei punti più sensibili della città. Inoltre, Firetto ha chiesto al prefetto Nicola Diomede la convocazione di un tavolo tecnico da estendere anche ai Comuni di Aragona, Favara, Porto Empedocle e Raffadali, per affrontare tutti insieme l’emergenza incombente.
E Firetto afferma:“Tutti insieme possiamo vincere questa battaglia di civiltà. Agrigento ha bisogno di tutti, sopratutto dei cittadini, per far emergere il carattere vero della città a vocazione turistica, e che ambisce ad essere ‘Capitale Italiana della Cultura’ del 2020”.