L’Assemblea Regionale tra l’incudine e il martello del Collegato Ter e della Finanziaria, verso il traguardo dell’approvazione definitiva entro il 31 dicembre.
All’Assemblea Regionale è approdato il cosiddetto “Collegato ter”, ovvero un’integrazione alla Finanziaria fondamentale per riallocare risorse e finanziamenti. Si tratta di una ventina di norme (e non, come ipotizzato, un maxi emendamento) proposte dall’assessorato regionale all’Economia retto da Marco Falcone. La “manovrina”, che anticipa l’esame in Aula della manovra Finanziaria già approvata dalla giunta regionale, è sotto esame della Commissione Bilancio. Il governo persegue l’obiettivo di valorizzare e capitalizzare le nuove entrate previste: soprattutto (ma non solo) i 300 milioni ottenuti da Roma per compensare la maggiore compartecipazione della Sicilia alla spesa sanitaria. A ciò si sommano le risorse figlie dello straccia-bollo auto e del maggiore gettito Iva. In tal modo, il “Collegato ter”, compresi i 100 milioni di euro già movimentati dal testo di partenza, sfiorerà i 600 milioni di euro. Dunque, i venti emendamenti del governo disegnano le linee di spesa, ritagliando uno spazio finanziario da 8 milioni per gli emendamenti che saranno proposti dai deputati. Tra gli emendamenti di rilievo firmati dall’assessore Falcone vi sono 70 milioni destinati alla riduzione del disavanzo, così come previsto dall’accordo con il governo Meloni, e altri 98 diretti a Roma nell’ambito di un ricalcolo nell’attribuzione dei fondi Covid alla Sicilia. Al Fiprs (il Fondo immobiliare pubblico della Regione Siciliana) sono assegnati 70 milioni per riacquistare gli immobili che la Regione ha venduto nel 2007, restando però come affittuaria. E poi vi sono 59 milioni di euro a favore del Fondo pensioni della Regione per coprire la prima parte del taglio di 118 milioni di euro previsto nella Finanziaria. Poi: aumenta di 10 milioni il fondo destinato all’abbattimento degli interessi sui mutui per la prima casa: da 40 a 50 milioni di euro. Altri 12 milioni saranno destinati all’Irfis. Per il rinnovo del Contratto collettivo dei dipendenti regionali si stanziano 10,7 milioni di euro. Per 133 Pip, inoltre, vi sarà la possibilità di fuoriuscire dal bacino del precariato grazie a un emendamento da 4,1 milioni di euro. L’estensione oraria dei lavoratori Asu, invece, pesa per 1,8 milioni di euro. E poi: 6 milioni di euro, lievitabili fino a 8, saranno dirottati alle Cantine sociali. E il Furs (il Fondo unico regionale per lo spettacolo) beneficerà di una ulteriore dotazione di 1,5 milioni di euro. Nel frattempo il presidente della Regione, Renato Schifani, ha incontrato il presidente dell’Assemblea Regionale, Gaetano Galvagno. I due hanno concordato di garantire un rapido esame sia del Collegato che della Finanziaria, così da raggiungere il traguardo, più volte ribadito, dell’approvazione definitiva entro il termine ultimo del 31 dicembre, scongiurando l’ormai rituale ricorso all’esercizio provvisorio di bilancio che da un decennio contrassegna la sessione di bilancio di fine anno della Regione.