Ad Agrigento, in piazza Vittorio Emanuele, negli uffici della Questura, alla Squadra Mobile, a lui, il capo, Giovanni Minardi, e poi in via Crispi, alla Polizia Stradale, a lui, il capo, Andrea Morreale, si sono presentati alcuni potenziali testimoni dell’incidente che martedì 22 agosto ha provocato la morte di Giuseppe Di Stefano, 26 anni. Si tratta di due, tre persone, le cui testimonianze però non si sarebbero rivelate proficue. Coloro che generosamente e con senso di responsabilità hanno raggiunto la Squadra Mobile o la Polizia Stradale, sono transitati poco prima o dopo il sinistro mortale nel luogo nefasto, e hanno raccontato dello scenario, i presenti, l’evoluzione di quanto già accaduto, ma non come e perché sia accaduto. Ed ecco l’interrogativo che martella la famiglia della vittima e gli investigatori: vi sono delle responsabilità terze a causa dell’effetto? Nel tardo pomeriggio del 22 agosto, in contrada Maddalusa, lungo la statale 640, al chilometro 3, un altro mezzo, che ad esempio avrebbe tagliato la strada, o un’altra circostanza avrebbe causato la rovinosa caduta della motocicletta condotta da Giuseppe Di Stefano e la morte del centauro? Affinchè tali interrogativi siano risolti, i familiari del ragazzo deceduto, sin dal giorno dei funerali, hanno rivolto un appello verso eventuali testimoni. E così anche la Polizia Stradale e la Squadra Mobile. Adesso il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, accogliendo subito l’invito dei signori Di Stefano, rilancia la necessità che coloro che siano in possesso di notizie o indizi utili li rendano a disposizione delle indagini, anche in forma anonima. E le parole di Firetto sono: “Una settimana fa, il 22 agosto, un nostro giovane, Giuseppe Di Stefano, di appena 26 anni, ha perso la vita sulla strada. Faccio mio, l’appello della famiglia, affinchè qualcuno, se in quella circostanza ha visto qualcosa, si faccia avanti anche in forma anonima per contribuire alle indagini in corso sulla dinamica dell’incidente”. Familiari e investigatori confidano ancora nella possibilità di una svolta all’inchiesta: il tratto stradale della Maddalusa sulla 640 è, soprattutto adesso, ad agosto, molto trafficato, e non è affatto improbabile che ci si accorga di quanto si spera qualcuno si sia accorto.